Magmamemoria Magmamemoria download
Ne avevamo parlato tempo fa di quel famoso gruppo di artisti “indie” e del loro passaggio alle major musicali. Una di questi è Levante, che con il suo album d’esordio distribuito da Warner Music, mette effettivamente alla prova il “prodotto” e la sua validità. Dopo tre album indipendenti, Claudia Lagona ha firmato all’inizio di quest’anno con una delle major più importanti del panorama musicale, e molti temevano un suo deciso cambiamento, forse in negativo.Magmamemoria download
“Magmamemoria” non è quello che ci aspettavamo, anzi molto meglio. Levante torna con un bel gruzzolo di canzoni mature e ben strutturate, che toccano le corde di un pop che, finalmente, non è scontante e troppo accessibile. Levante dimostra la sua estetica musicale, il suo timbro artistico e lo fa con esperienza e maturità. Poche concessioni al facile ascolto, “Magmamemoria” è il risultato di un profondo percorso carrieristico della cantautrice.
Crescita musicale
Un disco che mette assieme le sue diverse anime mostrate nei dischi precedenti – il cantautorato, le basi elettroniche, con elementi per lei inediti come l’orchestra. Cinque anni dopo l’esordio con “Manuale distruzione”, contenente quella “Alfonso” che nel 2013 fece di lei un vero fenomeno indie pop ante-Thegiornalisti e ante-Calcutta, la cantautrice si guarda indietro e racconta la sua maturità artistica in tredici canzoni in cui riesce a far coabitare e coesistere le sue diverse sfaccettature in maniera pacifica: se nel disco precedente era il caos a legare tra loro i brani, qui il disordine si trasforma in una riflessione più consapevole sugli affetti e sui ricordi. Una memoria che è pregna di “fuoco”, dei ricordi che bruciano e fanno male, ma pur sempre frammenti di quel che si era.
Una furiosa dolcezza
Sicuramente interessante è la scrittura dei testi: nei primi album Levante guarda con un pò di distacco le opere co-autoriali, ma in questo album prende una consapevolezza diversa, infatti in “Magnamemoria” sono presenti tanti nomi che hanno realizzato parte dei testi di ciascun brano. I nomi che completano l’album sono: Faini (che già aveva lavorato a “Nel caos senza stupefacenti”), Colapesce, Luca Serpenti; arrivando a scrivere testi a sei mani. Di “Magmamemoria” sorprende il modo in cui Levante riesce ad unire la rabbia con la dolcezza. Non solo a livello di interpretazione, complice la sua capacità di passare dai toni più soffici di “Questa è l’ultima volta che ti dimentico” a quelli più aggressivi de “Il giorno prima del giorno dell’inizio non ha mai avuto fine”,ma anche e soprattutto negli arrangiamenti, con la produzione di Antonio Filippelli.