Marco Mengoni – Due vite (Voto 7-) Sanremo 2023 pagelle
Lui è indubbiamente bravo e capiamo come mai in molti siano rimasti estasiati dalla sua performance e dalla canzone nello specifico. Ma Due vite, a parer nostro, è una delle canzoni meno convincenti di Margo Mengoni, ma di certo la sua bravura valorizzerebbe anche il testo meno interessante del mondo. Sanremo 2023 pagelle
Colapesce Dimartino – Splash (Voto 9,5)
Come detto nelle pagelle della seconda serata, Splash è a conti fatti la miglior canzone di quest’edizione del Festival di Sanremo. Un pezzo costruito benissimo da ogni punto di vista lo si ascolti e meriterebbe la vittoria a mani basse.
Coma Cose – L’addio (Voto 8)
Esibizione imprecisa ma tenera come lo sono i due e la loro canzone che hanno deciso di portare sul palco dell’Ariston. L’addio è una delle poche canzoni del Festival di Sanremo 2023 che riesce a entrare nella testa dell’ascoltatore grazie a un ritornello decisamente efficace.
Leo Gassmann – Terzo cuore (Voto 5-)
La voce c’è, la faccia tosta pure (presentarsi in canotta la dice lunga in tal senso). Quello che manca è la canzone, davvero poco interessante così come la performance del cantante. In generale, comunque, Terzo cuore è tra le canzoni più dimenticabili del Festival di Sanremo 2023.
I Cugini di Campagna – Lettera 22 (Voto 6)
In un futuro, vicino o lontano, sarebbe interessante sentire questa canzone cantata da I Rappresentanti di Lista (autori del pezzo). Per il momento bisogna accontentarsi de I Cugini di Campagna i quali comunque, contro ogni pronostico, stupiscono in positivo. Niente di che, ma almeno ci hanno provato.
Olly – Polvere (Voto 4,5)
Polvere di Olly è un mix di vari generi e autori, ma nel suo insieme, il risultato finale e insipido, vuoto. Un testo che potrebbe essere interessante ma che è soffocato da virtuosismi fini a sé stessi.
Anna Oxa – Sali (Canto dell’anima) (Voto 7-)
A differenza della prima serata, questa volta Anna Oxa porta sul palco una performance decisamente più convincente. I suoi virtuosismi vocali sono sempre di forte impatto e la canzone, seppur non sia tra le migliori di quest’edizione di Sanremo, convince.
Articolo 31 – Un bel viaggio (Voto 7)
Questa Reunion continua a convincere ed emozionare. Certo, a un secondo ascolto Un bel viaggio sembra un pezzo di Max Pezzali (nel bene e nel male) ma nel pezzo c’è molto di loro stessi, tra nostalgia e rimpianti.
Ariete – Mare di guai (Voto 7)
Dopo una prima esibizione tutt’altro che convincente, Ariete torna su palco dell’Ariston più a suo agio e si nota. Una canzone di un’estrema delicatezza che forse meriterebbe più attenzione da parte del pubblico e degli addetti ai lavori.
Sethu – Cause perse (Voto 5)
Al secondo ascolto molti dubbi vengono confermati e se ne pongono di nuovi. Se al primo ascolto infatti Cause perse sembrava far fatica a rimanere impressa, ora il pezzo di Sethu sembra essere rivolto a tutti e a nessuno. Peccato, perché il talento sembra esserci.
Shari – Egoista (voto 5,5)
Dopo l’esibizione di Shari nella nostra mente ha cominciato a farsi largo una terribile verità: portare sei giovani in gara è stata una pessima idea, perché questi talenti vengono soffocati dalla sesquipedale quantità di canzoni presenti in gara. A farne le spese è Shari, una ragazza dalle indubbie qualità ma che in questo contesto faticano a venire alla luce.
gIANMARIA – Mostro (Voto 6,5)
Parlando di giovani, gIANMARIA è uno di quelli che è riuscito a emergere nell’immenso mare di note che è quest’edizione del Festival di Sanremo. Il ragazzo sembra ancora un po’ intimidito ma il pezzo è tra i più interessanti, pieno di rabbia e malinconia.
Modà – Lasciami (voto 4,5)
Dispiace dare un voto così basso perché Lasciami è una canzone che parla di una tematica importante come la depressione e che tocca nello specifico lo stesso Kekko. Tematica a parte, però, la canzone è la stessa che il gruppo canta da dieci anni. E a un certo punto, da un gruppo così navigato, ci si aspetterebbe qualcosa di nuovo.
Will – Stupido (Voto 5)
Aveva aperto la seconda serata e ora gli è toccato chiudere questa maratona della terza puntata. In entrambi i casi le sensazione che lascia sono le medesime: Stupido è orecchiabile e lui ha talento. Ma il pezzo è a dir poco dimenticabile.
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