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Tre ragazzacce che hanno cambiato per sempre la musica e forse anche il mondo

L’8 marzo ricorre la Giornata Internazionale della Donna, per questa occasione, noi di Musicaccia abbiamo deciso di omaggiare tre musiciste ribelli che hanno fatto la storia della musica. Festa delle donne

Nina Simone

Posizionata al 29esimo posto nella lista dei 100 migliori cantanti di tutti i tempi, secondo la rivista Rolling stones, Nina Simone è una delle più grandi interpreti della musica jazz. In pochi sanno che il suo vero nome è  Eunice Kathleen Waymon, il soprannome deriva dall’unione della parola  niña, (piccola in Spagnolo) , che  era il soprannome con cui la chiamava il fidanzato, con il nome dell’attrice Simone Signoret, di cui era grande fan. Nel 1958 esce il suo primo album che contiene il celebre brano My Baby Just Cares for Me. Nel 1962 ecco che Nina regala alla  musica un capolavoro senza precedenti Sinnerman, canzone simbolo dell’intera musica jazz. Festa delle donne

Dopo aver cambiato diverse Case discografiche trova nella Philiphs quella che può valorizzare appieno la sua musica, infatti  è con questa che registra alcune delle sue canzoni più iconiche, ad esempio Old Jim Crow e Mississippi Goddam, che successivamente diventeranno veri e propri inni per i diritti civili in America. Nel 1965 decidere di incidere una cover del brano Feeling Good tratta dal musical The Roar of the Greasepaint – The Smell of the Crowd, la sua interpretazione è talmente incisiva che tutt’oggi il brano è attribuito a Simone. Nel 1989 il suo brano My Baby Just Cares For Me viene utilizzato per una pubblicità televisiva, molti riscoprono così la sua musica e Simone diventa un’icona del jazz. Infatti in pochissimo si moltiplicano antologie e ristampe dei suoi dischi. Dopo i successi ottenuti negli anni ottanta torna con un nuovo album, Nina’s Back, del 1989, seguito da Live & Kickinlive.

La lotta per i diritti Festa delle donne

Oltre ad essere una grande artista Nina Simone è stata una grande attivista per i diritti civili degli afroamericani, diverse le canzoni sul tema, ad esempio Mississippi Goddamm che denunciava l’uccisione di 4 ragazze afroamericane e  fu anche rifiutata da diverse radio. Inoltre era amica di Martin Luther King, MalcomX  e Lorraine Hansberry. Era anche vicina al femminismo, tra le sue hit femministe ricordiamo Four Women.

 

Janis Joplin

Dopo alcune esperienze in band liceali nel 1964, Janis Joplin  registra, insieme al chitarrista Jorma Kaukonen, sette brani blues: Typewriter TalkTrouble in MindKansas City BluesHesitation BluesNobody Knows You When You’re Down and OutDaddy, Daddy, Daddy e Long Black Train Blues.

Non passò molto tempo e si unì alla band Big Brother and the Holding Company, con cui si esibì in diversi locali californiani, fino a quando il 17 giugno 1967 vi fu la sua partecipazione al Festival Pop di Monterey,  dove Janis stupì il pubblico in una performance senza precedenti, con un’interpretazione del brano Ball and Chain (Big Mama Thornton).Un anno dopo quel grande successo, insieme al suo gruppo, pubblicò il secondo album Cheap Thrills, che contiene brani indimenticabili come la cover di Summertime di Gershwin e  Piece of My Heart, tutt’oggi la rivista Rolling Stone colloca questo capolavoro al posto 338 nella lista 500 greatest albums of all time, inoltre questo entrò velocemente nella classifica Billboard, raggiungendone la vetta.

Live e album

Festa delle donne

Nel 1969 Janis Joplin, insieme ai Kozmic Blues Band,  fu tra gli artisti che si esibì in uno dei live più importanti della storia della musica: il festival di Woodstock. Questa esibizione la consacrò ad icona senza tempo del Blues e del soul.

Insieme alla Full-Tilt Boogie Band registrò l’album Pearl, che fu pubblicato nel 1971, qualche mese dopo la precoce morte della cantante, nonostante ciò, entrò subito in classifica al primo posto, mantenendo tale posizione per nove settimane. Il primo singolo tratto dall’album fu Me and Bobby McGee, seguito da altri brani come  Get It While You CanMercedes BenzTrust Me e due iconici brani ancora che ancora oggi sono conosciutissimi e considerati tra i migliori della storia della musica: Cry Baby e My Baby.

Rolling Stone la inserisce al 46º posto della lista dei 100 artisti più importanti della storia e al 28º della classifica del 2008 dei 100 cantanti più importanti di tutti i tempi.

Era una dei massimi esponenti del movimento Hippie, aveva dichiarato la propria bisessualità, si batteva per i diritti civili ed una sua esibizione a Tampa le costò una denuncia, risoltasi in tribunale con verdetto favorevole per lei. Morì a 27 anni per overdose di eroina. Festa delle donne

Madonna

Già dal nome d’arte scelto, capiamo, che la parola d’ordine per descrivere Louise Veronica Ciccione è provocazione. Dopo anni di esperienza come ballerina, pubblica il suo primo disco come cantante, dal titolo Madonna, che le vale 5 dischi di platino. Nel 1985 decide di pubblicare il suo secondo album Like a Virgin; di questo, sia il titolo che la copertina , in cui Madonna  compare come una vergine-puttana indossando un abito bianco simbolo di purezza,  fasciato da una cintura con su scritto Toy Boy, fecero scandalo, a completare il quadro ci pensò la title track che contiene riferimenti molto ambigui sul sesso. Da qui inizia il mito di Madonna e lei viene consacrata a tutti gli effetti come Regina indiscussa della pop music. Un altro brano iconico dell’album è Material Girl. Festa delle donne

Con il suo quarto album in studio, l’artista decide di alzare l’asticella dello scandalo ancora di più. Infatti il testo della title track Like a Prayer mischia riferimenti sessuali ad un’interpretazione religiosa. Ciò scatenò l’ira del Vaticano e costò a Madonna la possibilità di un contratto da 5 milioni di dollari con la Pepsi. Anche il video della canzone ha molti aspetti controversi che infastidirono la Chiesa cattolica, tanto che venne definito “il video più scandaloso della storia della musica”.

I tour

Passiamo ai suoi tour che come nel caso di The Girlie Show, in cui la pop star amava indossare succinti abiti da dominatrice, o in quello di Confession Tour, in cui l’artista inscenava la propria crocifissione, sono pieni di eccessi e provocazioni. E poi non potevamo non citare il Blond Ambition Tour, in cui la nostra Madonna simula un atto di masturbazione femminile, durante l’esecuzione del già di per sè scandaloso brano Like a Virgin. In Italia dopo un intervento della Chiesa Cattolica viene cancellata una delle tre date in programmazione; mentre in Canada la polizia si presenta all’inizio del concerto e minaccia di arrestare la cantante statunitense qualora avesse riproposto la  scena.  Nel 2017 la rivista Rolling Stone ha inserito il concerto tra i 50 migliori tour musicali degli ultimi 50 anni. Festa delle donne

Il brano Justify My Love che Madonna incise con Lenny Kravitz  ebbe grandi numeri: un milione di copie vendute negli Stati Uniti, due settimane consecutive nella classifica americana Billboard, e primo posto nelle classifiche internazionali. 

Nel 2003 la Ciccone, durante gli MTV Video Music Awards, firma un altro iconico scandalo destinato a restare negli annali della musica mondiale. Infatti, raggiunge sul palco della manifestazione Britney Spears e Christina Aguilera, che avevano appena omaggiato Like a Virgin e le bacia in bocca entrambe.

Negli ultimi anni la musica di Madonna non si è fermata: tra le sue hit ricordiamo Turn Up The Radio, Hung Up, Girls Gone Wild, Ghosttown e l’album Madame X. Festa delle donne

A causa delle posizioni politiche democratiche ha avuto degli screzi con l’ex potus Donald Trump, tanto che ha dichiarato che dopo l’elezione di quest’ultimo, ha pensato di mettere una bomba nella casa bianca.

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