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Note leggendarie: 125 anni fa veniva fondata la Deutsche Grammophon

125 anni fa oggi, il 6 dicembre 1898, veniva fondata La Deutsche Grammophon, tra le più prestigiose etichette discografiche nell’ambito della musica classica. Con le sue inconfondibili copertine dal frontespizio di colore giallo, l’etichetta è col tempo diventata sinonimo di qualità e autorevolezza. Esploriamo la sua storia, una storia segnata dalla dedizione alla perfezione nella registrazione e nella promozione della musica classica. All’inizio, l’etichetta si concentrò sulla produzione di dischi fonografici e cilindri, sperimentando varie tecniche di registrazione per migliorare la qualità del suono, quando era ancora una modesta azienda di registrazione. Nel corso degli anni si è evoluta fino a diventare una delle etichette discografiche più rinomate al mondo, contribuendo in modo significativo alla diffusione e all’apprezzamento della musica classica. Deutsche Grammophon storia. Sono 125 anni. Facciamogli gli auguri.

Tutto ebbe inizio così

L’inizio della storia della Deutsche Grammophon coincide con la storia della stessa registrazione sonora. Anche perché il fondatore della Deutsche Grammophon e l’inventore del grammofono sono la stessa persona. Tutto cominciò il 6 dicembre 1898. Ad Hannover, Germania, Emil Berliner, inventore del grammofono e del disco piatto, decise di ampliare il suo contributo alla musica introducendo un’etichetta discografica di alta qualità. Nella fondazione dell’etichetta, Berliner fu affiancato dal fratello Joseph. La loro visione era quella di catturare le esecuzioni dei più grandi artisti classici e renderle accessibili a un pubblico più vasto. Il nome “Deutsche Grammophon” rifletteva l’orgoglio tedesco nella precisione e nella qualità. Nel 1890 vi fu una fusione con la Gramophone Company britannica nel 1890, protrattasi fino al 1916, durante la Prima Guerra Mondiale. In questo periodo l’iconico logo con il cagnolino Nipper, di proprietà della Gramophone Company, adornava i dischi Deutsche Grammophon. Nel 1924 il marchio ritornò fino a quando, nel 1949, la Deutsche Grammophon cedette i diritti alla Electrola, un’etichetta discografica tedesca del gruppo EMI, introducendo il distintivo logo giallo ancor oggi in uso. Poi, nel 1941, Siemens & Halske, società tedesca di ingegneria elettrica e meccanica, acquisì la Deutsche Grammophon, e nel 1947 nacque Archiv Produktion, etichetta dedicata alla musica antica e barocca. Nel 1962, Siemens si unì a Philips Records, formando la DGG/PPI Record Group, che, con l’acquisizione della divisione discografica europea della Decca nel 1971, divenne PolyGram. Nel 1999, il gruppo PolyGram fu ceduto alla Universal Music Group.

Il contributo all’industria musicale

La Deutsche Grammophon ha giocato un ruolo cruciale nello sviluppo e nella diffusione della musica classica a livello globale. La sua costante ricerca della perfezione tecnica ha portato all’introduzione di nuove tecnologie di registrazione, rivoluzionando il modo in cui la musica classica viene catturata e riprodotta. L’etichetta ha contribuito a plasmare il gusto musicale del pubblico, presentando artisti di altissimo livello e producendo registrazioni iconiche che sono diventate punti di riferimento per generazioni di appassionati di musica classica. In un’epoca in cui la musica classica rischiava di essere relegata in secondo piano a causa delle tendenze musicali più popolari, la Deutsche Grammophon ha costantemente difeso l’integrità e il valore della tradizione musicale. Attraverso partnership con le principali orchestre e direttori d’orchestra, l’etichetta ha reso accessibile al pubblico un repertorio vasto e diversificato. La Deutsche Grammophon non solo ha immortalato le esecuzioni di artisti di fama mondiale, ma ha anche contribuito a finanziare nuove produzioni e commissionare opere originali, sostenendo così la crescita e lo sviluppo del panorama musicale classico. Deutsche Grammophon storia. Sono 125 anni. Facciamogli gli auguri.

Deutsche Grammophon: una garanzia di alto prestigio

La Deutsche Grammophon può vantare una lista impressionante di artisti che hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia della musica classica. Tra i luminari delle sue registrazioni si annoverano nomi come Herbert von Karajan, Herbert von Karajan, Leonard Bernstein e Claudio Abbado, ossia i direttori d’orchestra più importanti del XX secolo. Ma anche il violinista David Garrett, la pianista Martha Argerich e il tenore Luciano Pavarotti. La profonda collaborazione con musicisti di calibro internazionale ha permesso all’etichetta di consolidare la sua reputazione come baluardo della qualità nella registrazione musicale. Decisamente storica la collaborazione con il pianista Wilhelm Kempf, che registrò per la Deutsche Grammophon l’integrale delle sonate di Beethoven e di quelle di Schubert. Diversi pianisti leggendari hanno poi lavorato per l’etichetta tedesca, tra cui Arturo Benedetti Michelangeli, Vladimir Horowitz e Maurizio Pollini. Curiosamente, una voce leggendaria come quella di Maria Callas non ha mai collaborato con la Deutsche Grammophon. Oltre ai grandi interpreti, la Deutsche Grammophon ha anche supportato la carriera alcune “nuove proposte” poi diventate nomi importanti del panorama mondiale (come la violinista britannica Nicole Benedetti o il direttore d’orchestra venezuelano Gustavo Dudamel), ma anche di compositori contemporanei, garantendo che le nuove voci creative trovassero un pubblico internazionale. Questa apertura alla diversità e all’innovazione ha contribuito a mantenere l’etichetta rilevante e all’avanguardia nel panorama musicale. Deutsche Grammophon storia. Sono 125 anni. Facciamogli gli auguri.

Lo sapevi che..? Deutsche Grammophon storia

La Deutsche Grammophon ha una serie di curiosità poco conosciute che aggiungono fascino alla sua storia. Mentre la società è famosa per la sua dedizione alla qualità del suono, pochi sanno che ha anche svolto un ruolo pionieristico nell’uso di copertine d’album artistiche. Negli anni ’60, l’etichetta collaborò con artisti celebri, chiedendogli di produrre copertine che sarebbero poi diventate opere d’arte a sé stanti. Una tradizione che ancora oggi prosegue: basta fare un giro per il catalogo ufficiale della casa discografica per ammirare le vistose copertine, sempre molto accattivanti. Inoltre, la Deutsche Grammophon è stata una delle prime etichette a sperimentare con la registrazione digitale negli anni ’70, anticipando di gran lunga molte altre case discografiche. Questa mossa audace ha evidenziato l’impegno costante dell’etichetta verso l’innovazione tecnologica. Queste informazioni ci vengono date dalle pubblicazioni ufficiali della stessa etichetta. Infatti la stessa Deutsche Grammophon ha spesso condiviso aneddoti e dettagli interessanti sulla sua storia attraverso comunicati stampa e materiali promozionali. Deutsche Grammophon storia. Sono 125 anni. Facciamogli gli auguri.

La rivalità con Decca

La rivalità tra Deutsche Grammophon e Decca ha animato il mondo della musica classica per decenni, con entrambe le etichette che hanno sostenuto artisti di calibro mondiale. La Deutsche Grammophon si è distinta per la sua eleganza e la qualità delle registrazioni, mentre la Decca, nata nel 1929, ha privilegiato un approccio più accessibile. Entrambe hanno competuto per assicurarsi i migliori talenti e le esclusive, alimentando una sana competizione che ha arricchito il panorama musicale. Questa sfida ha prodotto alcune delle registrazioni più iconiche e ha reso la rivalità un elemento intrigante nell’evoluzione della musica classica. Deutsche Grammophon storia. Sono 125 anni. Facciamogli gli auguri.

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