Ecco tutti gli eventi, le nascite, le morti, le pubblicazioni più importanti avvenute nella storia in data 5 gennaio. Almanacco musicale 5 gennaio. Sono nati i pianisti Michelangeli e Pollini. La Michielin ha vinto X Factor. Arrestato Billie Joe Armstrong. Debutta Springsteen. Muore Sonny Bono. Scopriamo di più.
1920: Nasce Arturo Benedetti Michelangeli
104 anni fa nasceva una leggenda. Annoverato tra i pianisti migliori di sempre, Michelangeli è ricordato per il perfezionismo della sua arte, caratterizzata da un’impareggiabile ricerca del suono che talvolta sfociava nella maniacalità. Arrivò a portare con sè in tourneè due pianoforti. Addirittura annullò alcuni suoi concerti con il pubblico già in sala, perché insoddisfatto dell’ acustica. Ma rimaneva un artista umile: riteneva che gli applausi non dovessero essere diretti a lui, ma ai compositori. Fu anche un grande didatta del pianoforte, tra i suoi alunni ne ricordiamo una in particolare: Martha Argerich, praticamente la più grande e longeva pianista in vita. Almanacco musicale 5 gennaio. Sono nati i pianisti Michelangeli e Pollini. La Michielin ha vinto X Factor. Arrestato Billie Joe Armstrong. Debutta Springsteen. Muore Sonny Bono. Scopriamo di più.
1942: nasce Maurizio Pollini Almanacco musicale 5 gennaio
Da una leggenda a un’altra. Curiosamente, lo stesso giorno di Michelangeli, è nato un altro nume tutelare dell’arte pianistica italiana. Oggi compie 82 anni Maurizio Pollini, uno dei maggiori pianisti viventi. La sua carriera straordinaria, che abbraccia oltre mezzo secolo, è stata caratterizzata da una maestria tecnica impeccabile, una profonda comprensione dell’arte pianistica e un impegno instancabile verso l’eccellenza musicale. Pollini ha iniziato a studiare il pianoforte all’età di nove anni con Carlo Lonati e ha rapidamente dimostrato un talento straordinario. A soli diciotto anni ha vinto il Concorso Internazionale di Ginevra, segnando l’inizio di una carriera che lo avrebbe visto esibirsi sui più prestigiosi palcoscenici del mondo. La sua interpretazione impeccabile delle opere dei grandi compositori classici, in particolare Beethoven e Chopin, ha attirato l’attenzione e l’ammirazione della comunità musicale internazionale. Pollini è rinomato per la sua capacità di portare nuova vita alle composizioni canoniche attraverso la sua straordinaria tecnica e una profonda interpretazione musicale. La sua collaborazione con direttori d’orchestra di fama mondiale e le registrazioni di opere di repertorio hanno contribuito a consolidare la sua reputazione di virtuoso. Pollini è noto per il suo approccio serio ed esigente alla musica, spesso trascorrendo lunghi periodi di studio per affinare la sua interpretazione e cercare nuove sfumature nelle partiture. Tra i momenti salienti della sua carriera, si annoverano le sue interpretazioni delle sonate di Beethoven, in particolare la monumentale “Hammerklavier”, e le raffinate esecuzioni delle opere di Chopin. La sua carriera discografica è ricca di registrazioni acclamate che testimoniano la sua erudizione musicale e il suo impegno per la perfezione artistica.
1973: il primo album di Bruce Springsteen
Il debutto di Bruce Springsteen nel panorama musicale è stato segnato dall’uscita del suo primo album, Greetings from Asbury Park, N.J., esattamente 51 anni fa. Quest’opera introduceva il mondo alla voce graffiante e alle composizioni poetiche di un giovane musicista destinato a diventare una delle figure più influenti della storia della musica rock. Il disco, prodotto da Mike Appel e Jim Cretecos, presentava un mix dinamico di stili musicali che riflettevano l’ecletticità delle influenze di Springsteen. Dall’apertura carica di energia di Blinded by the Light alla malinconica ballata di For You e all’epica narrazione di Lost in the Flood, l’album dimostrava la versatilità compositiva di Springsteen. Il testo delle canzoni era intriso di una poetica urbana e di storie di personaggi comuni, dando vita a ritratti vividamente dipinti delle strade e della vita quotidiana di Asbury Park, New Jersey. La scrittura di Springsteen combinava abilmente la narrativa dettagliata con l’onestà emotiva, creando un’esperienza di ascolto coinvolgente e autentica. Nonostante il successo critico, l’album non ottenne subito un grande riscontro commerciale. Tuttavia, la sua reputazione crebbe gradualmente grazie alla sua intensità e alla potenza delle performance dal vivo di Springsteen con la sua E Street Band. La passione e l’energia trasmessa sul palco iniziarono a guadagnarsi un seguito sempre più numeroso.
1998: muore Sonny Bono
La morte di Sonny Bono, avvenuta il 5 gennaio 1998, rappresentò la fine di una figura poliedrica che aveva lasciato un’impronta indelebile nella musica pop e nella politica americana. Salvatore Philip Bono, noto semplicemente come Sonny Bono, è stato un artista, produttore musicale, attore e politico statunitense. Nato il 16 febbraio 1935 a Detroit, Michigan, Sonny Bono divenne celebre negli anni ’60 come parte del duo musicale “Sonny & Cher”, insieme alla moglie Cherilyn Sarkisian, in arte Cher. Il loro stile unico e le canzoni orecchiabili li resero una presenza iconica nella scena musicale dell’epoca. Successi come “I Got You Babe” e “The Beat Goes On” li fecero diventare una delle coppie più riconoscibili e amate dell’industria musicale. Tuttavia, la carriera di Sonny Bono non si limitò alla musica. Dopo la separazione dal duo con Cher, intraprese la carriera politica. Nel 1988, fu eletto sindaco di Palm Springs, in California, dimostrando la sua volontà di impegnarsi attivamente nel servizio pubblico. Successivamente, nel 1994, Sonny Bono fu eletto alla Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, rappresentando il 44º distretto congressuale della California come repubblicano. La sua tragica morte avvenne durante una vacanza sugli sci a South Lake Tahoe, in California, quando Bono perse la vita in un incidente sciistico. La notizia della sua morte scioccò il pubblico e il mondo dello spettacolo. La sua scomparsa ha lasciato un vuoto sia nell’ambito della politica che della musica, poiché Sonny Bono è ricordato come una personalità eclettica e intraprendente che ha contribuito a plasmare diversi aspetti della cultura americana.
2003: Billie Joe Armstrong viene arrestato
21 anni fa le testate giornalistiche riportavano questa notizia: il frontman dei Green Day, Billie Joe Armstrong, era stato arrestato per guida in stato di ebbrezza. Non era la prima volta che il cantautore aveva problemi con la giustizia. Infatti, il 21 ottobre 1995, Billie Joe Armstrong era stato arrestato e denunciato per atti osceni a Milwaukee dopo un concerto dei Green Day. Almanacco musicale 5 gennaio. Sono nati i pianisti Michelangeli e Pollini. La Michielin ha vinto X Factor. Arrestato Billie Joe Armstrong. Debutta Springsteen. Muore Sonny Bono. Scopriamo di più.
2012: Francesca Michielin vince X Factor Almanacco musicale 5 gennaio
Esattamente 12 anni fa si chiudeva la quinta edizione italiana di X Factor, che vedeva trionfare la giovanissima Francesca Michielin, ancora sedicenne. La cantautrice, che gareggiava nella squadra di Simona Ventura, si portò a casa il primo posto con il suo inedito Distratto, pubblicato come singolo il giorno dopo. Il brano avrebbe poi raggiunto il primo posto della classifica dei singoli in Italia. Una grande carriera si aprì così per la musicista, con una laurea in canto jazz al Conservatorio di Castelfranco Veneto, un Premio Lunezia e diverse candidature per premi prestigiosi come il David di Donatello e i Nastri d’Argento. Impossibile poi non ricordare le partecipazioni al festival di Sanremo: la cantante di Io non abito al mare si è classificata al secondo posto nel 2016, con Nessun grado di separazione (con cui ha rappresentato l’Italia all’Eurovision Song Contest, lo stesso anno) e poi nel 2021 con Chiamami per nome, con Fedez.