Diamo uno sguardo al panorama mainstream d’oltreoceano. Al di là dell’ormai incontrastato e incontrastabile dominio della trap, c’è Beyoncè, che ha sorpreso tutti con il suo esperimento country (leggi qui la recensione di “Cowboy Carter”). Poi c’è Taylor Swift, con il suo cantautorato dal sound synth (e abbiamo parlato anche di lei). Ogni tanto qualche uscita rock (vedi, ad esempio, l’album dei Pearl Jam). E il Pop femminile che fine ha fatto? Dove sono le cantanti come Lady Gaga, che non pubblica un album da quasi 4 anni? O come Rihanna e Britney Spears, che non pubblicano da quasi un decennio? A sfamare questa fetta di mercato ci ha pensato Dua Lipa, che in pochi anni si è imposta come una delle maggiori cantanti pop nella scena internazionale. Dopo lo strepitoso successo di “Future Nostalgia” (2020), la cantante di “New Rules” torna in classifica con l’album “Radical Optimism”. E lo fa navigando nelle acque sicure in cui si era tuffata nel suo lavoro precedente. Un album che, sin dal primo ascolto, si rivela come una testimonianza della maturità emotiva della cantante. In questo lavoro, Lipa esplora l’amore in tutte le sue sfumature, offrendo una prospettiva intima e riflessiva che si distingue dalla sua produzione precedente. Dua Lipa recensione.
L’amore sotto una nuova luce Dua Lipa recensione.
L’album si apre con “End of an Era”, un brano che funge da prologo al tema dell’amore presente in tutto il disco. Qui, Lipa esprime le conseguenze di un bacio, avviando un viaggio emotivo che attraversa alti e bassi delle relazioni. Il testo di “These Walls” riflette sulla vulnerabilità delle mura che proteggono un amore che sta sbiadendo. “Anything For Love”, invece, affronta il desiderio di un amore genuino che non si arrende facilmente. Lipa si sforza di trasmettere la complessità delle relazioni amorose, esplorando temi come la nostalgia, la tossicità e la rassegnazione. Dua Lipa recensione.
Esplorazione sonora Dua Lipa recensione.
Dua Lipa, nella sua ricerca di esprimere le emozioni più profonde e complesse legate all’amore, si avventura in territori musicali non proprio nuovi. Anzi, ritorna spesso a quei sound un po’ disco che l’avevano consacrata in “Future Nostalgia”. Tuttavia, questi sound vengono esplorati e portati alle estreme conseguenze, dimostrando una versatilità artistica sorprendente. Brani come “Houdini” e “Illusion” sono esempi di questa sperimentazione, combinando ritmi uptempo con influenze di house e funk. Queste tracce invitano l’ascoltatore a lasciarsi trasportare dal ritmo e a ballare senza freni, creando un’atmosfera di gioia e liberazione. Ma la produzione dell’album non si limita alla sola sperimentazione con suoni più energici e ballabili. Brani come “Maria” offrono una prospettiva più sognante e psichedelica, con influenze che ricordano i lavori dei Moloko e altri artisti degli anni ’90. Questa varietà di suoni e stili contribuisce a rendere “Radical Optimism” un album ricco e coinvolgente, capace di sorprendere e affascinare l’ascoltatore ad ogni traccia.
Produzione impeccabile (forse anche troppo?)
Una delle componenti più significative di “Radical Optimism” è la sua produzione impeccabile, un risultato della collaborazione con alcuni dei nomi più influenti nell’industria musicale contemporanea. Kevin Parker dei Tame Impala, noto per il suo talento nel creare atmosfere psichedeliche e ricche di strati sonori, porta il suo contributo alla ricchezza timbrica dell’album. La sua abilità nel manipolare suoni elettronici e organici si riflette nei brani come “End of an Era” e “Maria”, aggiungendo profondità e sfumature alla musica di Lipa. Allo stesso modo, Danny L Harle, affiliato al movimento PC Music e già noto per la sua produzione sperimentale, porta un tocco distintivo alla sonorità di “Radical Optimism”. La sua collaborazione con Dua Lipa si traduce in brani come “Houdini” e “Illusion”, che combinano elementi di house e funk con melodie orecchiabili e ritmi contagiosi. L’approccio innovativo di Harle alla produzione musicale aggiunge un elemento di freschezza e originalità all’album, mantenendo al contempo un suono accessibile e coinvolgente per il pubblico più ampio. La maestria tecnica di Parker e Harle si riflette nella qualità cristallina delle produzioni, dove ogni elemento – dalle linee di basso pulsanti alle armonie vocali eteree – si fonde insieme in un’esperienza sonora coinvolgente e coinvolgente.
Una perfezione troppo perfetta
Nonostante le aspettative create dalle anticipazioni della cantante riguardo a un approccio psichedelico, la produzione di “Radical Optimism” si rivela più lineare e diretta, senza compromettere la sua qualità artistica. Certo, forse in certi casi il troppo stroppia. Ci troviamo davanti a 11 canzoni perfettamente confezionate, ma il tutto rischia di apparire come un po’ artificiale. Perchè in musica ci sta anche l’errore, l’osare, il battito del cuore dell’artista. In casi come questi la musica rischia di apparire più come un prodotto commerciale che come un prodotto artistico. Ma del resto parliamo di Pop, genere commerciale per antonomasia. E resta, di fatto, un album di piacevolissimo ascolto, in linea con le esigenze del pubblico.
Profondità emotiva
Parlando dei testi, è forse qui che si compie il vero salto di qualità nella carriera di Dua Lipa. Intervistata da Billboard, la popstar ha detto di aver “scavato in profondità” e “aver cambiato un po’ di cose, che adesso mi sembrano perfette”. E tanto di cappello per Dua Lipa, che in brani come “Houdini” e “Training Season” (i due singoli che hanno anticipato l’album) riesce perfettamente a descrivere la sua situazione sentimentale. Si tratta di testi particolarmente “relatable”, una qualità che si ottiene in un solo modo: scrivendo (e poi cantando) a cuore aperto.
Highlights dell’album
Nell’album spiccano tre tracce che riflettono la complessità delle relazioni umane con una profondità emotiva notevole. “End of an Era” apre l’album con un viaggio emotivo attraverso le conseguenze di un bacio, simboleggiando la fine di un’era e il tentativo di affrontare la realtà delle relazioni. La sua melodia avvolgente e i testi nostalgici catturano l’attenzione dell’ascoltatore fin dal primo accordo. “Anything For Love” si distingue per la sua delicatezza e la sua gravità. Qui la cantante esprime il desiderio di un amore autentico che non si arrende facilmente, sfidando il destino e cercando una connessione più profonda con l’altro. La sua voce calda e coinvolgente trasmette la complessità delle emozioni con una sincerità toccante. Infine, “These Walls” esplora la vulnerabilità delle relazioni e il desiderio di protezione e sicurezza. Lipa riflette sulla fragilità delle barriere che separano gli amanti, rivelando una profonda consapevolezza della complessità delle relazioni umane. In queste tre tracce, Dua Lipa dimostra la sua abilità nel creare musica che va oltre il superficiale, offrendo uno sguardo intimo e autentico sulle emozioni e le esperienze umane.