La confessione ancorata della cantautrice dopo un periodo di tracollo e smarrimento. Il grido della vita, zattera di salvezza che le ha permesso di non mollare e recuperare l’entusiasmo di ventenne che l’aveva abbandonata. Giorgia depressione
“Credo nelle lacrime che sciolgono le maschere”. E di lacrime la cantante romana sembra averne versate molteplici, come dichiara in un’intervista rilasciata a Tv2000 rivelando momenti di luci e ombre che hanno attraversato la sua vita.
Giorgia riparte dall’energia che il suo ruolo di madre le ha permesso di riconquistare, un’energia pura che ha il nome di Samuel, il figlio di 7 anni avuto dal compagno Emanuel lo Iacono.
Racconta la forza della vita, un’altalena oscillante che le ha donato morte e rinascita perché “per rinascere bisogna prima morire.”
Momenti in cui il risucchio sembrava inevitabile e il dolore e il vuoto sono stati suoi fedeli compagni.
“Ho avuto momenti in cui volevo lasciarmi andare, in cui non speravo di farcela. La vita è magica, la vita e il cielo, sono energie superiori — ha spiegato -. Ti senti dare quasi dei calci nel sedere e una voce che ti dice “devi vivere”, perché sei qua, devi farlo.”
Questa voce, vibrante come un tuono, e ha ordinato di rialzarsi, di combattere, di non spegnere “la luce delle idee”, incrollabili pilastri nella sua vita.
Le idee portanti di cui parla sono state la fiducia e la fede nell’altro, la forza di credere nella “capacità dell’umanità di essere buona, di essere sana, di essere salva” in un tempo storico dominato dalla diffidenza e mancanza di coraggio.
“E’ un grande atto di volontà“ afferma, esercitare la fede e la fiducia nel prossimo, specie nei momenti difficili. Ecco che matura la consapevolezza di fare della fede una “scelta”. “E’ scegliere di vedere le cose notando che esiste anche una parte sana e salva e su quella bisogna fare leva e forza”.
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