Giuseppe Povia, l’uomo che sussurrava ai piccioni, si butta in politica e protesta contro gli immigrati con un nuovo brano. Ma fa davvero sul serio? Povia politica immigrati
Giuseppe Povia e le rotelle mancanti Povia politica immigrati
Povia, lo ricorderete tutti per canzoni impegnate che lasciavano presagire però una sorta di demenza senile in avanzato stato.
Paragonare d’altronde alla bellezza della vita semplice, la vita di un piccione era già azzardato come candidare al premio Strega la biografia di Zlatan Ibrahimovic.
Ma ci aveva fregati: abbiamo comunque apprezzato la canzone ai vari Sanremo a cui ha partecipato. Povia politica immigrati
Da qualche anno però, non sappiamo se colpa del surriscaldamento globale o della stessa lucida follia che ha portato le Lollipop ad annunciare un loro ritorno sulle scene nel 2018, Povia ha cominciato a lanciare messaggi tramite la sua pagina facebook.
I post più disturbanti
“Ciao a chi legge e saluta con un ..clic! Gradito like e commento.” questo l’incipt di quasi tutti i post che pubblica, quasi copiando la struttura di una fake news qualsiasi, o post sui social degli INDINNIATI di turno. Povia politica immigrati
Dopo aver affermato che la “uomofobbia” (omofobia) non esiste e l’esistenza de “Il grande potere che ci vuole divisi”, il cantate torna a farsi sentire e purtroppo aggiungendo anche della musica alle parole.
Da giorni ormai i post si susseguono con la promessa di un video della sua nuova canzone: Immigrazia, mentre è alle prese col tour NuovoContrOrdineMondiale.
Insomma già i titoli sembrano lucidi come Francesca Cipriani dopo un paio di capriole.
Ma è nella parte testuale che si lascia più andare: Povia politica immigrati
Io penso così: Queste cose succederanno fino a quando non daremo più potere di controllo a istituzioni e forze dell’ordine. L’Italia è indebolita e incontrollata. Il brano “Immigrazìa” recita: “Nel frattempo l’immigrato con l’aiuto del governo, mentre noi litighiamo, si prende il nostro posto e ci cambia pure il padre eterno”. Se gli dai potere, lo prendono.
La candidatura
Non stupisce dunque che un altro tra i politici più assennati della storia italiana, Adinolfi, pacato quanto Sgarbi alle Iene nel 2000, abbia affermato di volerlo tra le fila del suo partito.
I leader del Popolo della Famiglia, ai microfoni di Ecg Regione (Radio Cusano Campus) dice: “Mi farebbe molto piacere. Se lui ha desiderio di venire con noi, bussi e gli sarà aperto. Peraltro, Povia è molto amico di Gianfranco Amato, che è il segretario nazionale del Popolo della Famiglia. Se lui volesse, saremmo assolutamente disponibili. A me piacciono le persone che mettono la faccia sulle loro idee. Io non condivido tutto quello che pensa Povia, ma lui mi piace, perché rischia e paga di persona“.
Insomma la politica italiana non solo ha subito duri colpi in questi anni tanto da portare alla sfiducia totale, ma quest’anno potrebbe dare le sue (in)soddisfazioni più grandi, a giudicare dalle candidature.
Per rimanere informati, continuate a seguire Musicaccia. Povia politica immigrati