venerdì, Novembre 22, 2024

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Caleidø: tra immagini di memorie. Ecco i nuovi singoli “Il Luogo Comune” e “La dieta”

Caleidø: idee e generiCaleidø musica catania

Il gruppo “Caleido” nasce nel 2008. Dopo i primi anni di crescita tra cover ed esibizioni, la band comincia a cercare una propria identità stilistica che sia il risultato delle diverse ispirazioni e dei diversi gusti musicali di ciascun componente, che spaziano dalla musica classica al jazz, al pop e rock classico e di estrazione moderna, fino anche alla musica etnica. Maturano anche le idee per i primi inediti, registrati ma non pubblicati, che vengono però presentati su diversi palchi e a svariati festival e manifestazioni. Ecco i componenti della formazione: Licciardello Gabriele (chitarra elettrica), Santonocito Sasha (batteria, cajon), Torre Giovanni (Voce e chitarra), Quaceci Domenico (Tastiere), Sambataro Alessandro (Basso elettrico).Caleidø musica catania

Memorie: “La dieta” e “Il luogo comune”

Con la crescita individuale e di gruppo, arrivano nuove idee, nuovi brani e si definisce una vocazione artistica, cioè quella di comporre musica come se si trattasse di immagini nelle quali potersi rivedere e che restino vivide nella memoria. Nel 2017 viene pubblicato il singolo “La scrivania” come apripista per l’album ormai pronto, ma la sua pubblicazione viene interrotta a causa dell’inizio della collaborazione con la Seltz Records. Questo accordo porta ad un nuovo album, la cui uscita è prevista per la seconda metà del 2019. Il primo singolo che anticipa il disco è “Il Luogo Comune” (Maggio 2019). Il secondo singolo è “La dieta” (Luglio 2019).

https://www.youtube.com/watch?v=oMUYruHZkkE&feature=youtu.be

 

https://open.spotify.com/album/4HN1FDqMLbZIoE6ES8Bclv

La redazione di Musicaccia ha intervistato la band dei Caleidø. Ecco le parole dell’autore e chitarrista della band Gabriele Licciardello

-Quando è nata la vostra passione per la musica?

Il nostro primo concerto risale a Gennaio 2008. Eravamo tutti sulla media dei 13 anni (Sasha nove, talmente piccolo da non vedersi seduto alla batteria), quindi è facile dire che per ciò che riguarda la passione per la musica tutti e cinque siamo strettamente interconnessi. I singoli rapporti personali con la musica invece iniziano poco prima per tutti, i più precoci decisamente Domenico e Sasha, il primo inizia a suonare il piano praticamente ancora in culla, il secondo come dicevo a 9 anni già suonava i Nirvana alle kermesse di paese.

-Come vi siete conosciuti?

Siamo amici d’infanzia, io e Domenico ci conosciamo dal primo giorno di scuola. Con Ale ci siamo incrociati al nostro primo saggio di chitarra, lui fin troppo taciturno ed io troppo invadente, siamo diventati amici a 10/11 anni perché abbiamo scoperto di essere entrambi diabetici e dopo qualche mese abbiamo deciso di “cercare gente” per una band. Io e Giovanni siamo diventati amici molto prima di pensare alla musica, in seguito ad un rocambolesco inseguimento che ha coinvolto noi due ragazzini che scappavamo da un ragazzo più grande che ci voleva menare. Dopo la fuga (quasi riuscita) siamo diventati amici. È diventato il cantante della band quasi per caso: una sera scherzando canticchiava una canzone dei Negramaro e l’ho praticamente trascinato a forza in sala prove, dopodiché inseparabili.
L’incontro con Sasha è avvenuto per colpa della mia innata avversione contro il taglio di capelli, l’unica volta che mi sono fidato di qualcuno che me li tagliasse era proprio il padre di Sasha, che ci ha presentati, così anche lui è stato prelevato e trascinato in sala prove qualche giorno dopo.

-Cosa significa “Caleidø”?

Caleido viene dal greco, traducibile come “bella scena, bella immagine, bel paesaggio”, ci è piaciuto subito perché spiega perfettamente come vorremmo fossero le nostre canzoni: fotografie, o singoli fotogrammi di un qualcosa di più complesso. È facile immaginare come tutta la sfera legata ai videoclip per noi rivesta una importanza fondamentale, e in questo Adriano Spadaro e Samir Kharrat (Prima Visualazer, adesso Theregisti), alla regia dei videoclip dei due singoli già usciti, sono stati eccezionali evocando le giuste atmosfere.
La Ø invece, presa da sola vuol dire “isola”.

-Ciascuno di voi ha portato, o sta portando a termine, un percorso di studi musicale: dalla musica classica, jazz e rock. I Caleidø si definiscono in un genere particolare?

Sarebbe facile inserirci oggi nel grande calderone dell’indie-pop, dell’it-pop e dei vari sottogeneri figli di precedenti “Calcuttismi”, la verità è che le contaminazioni proveniente da 5 teste diverse ci impediscono di darci un genere ben preciso. Certo è che non facciamo heavy metal, penso che la semplice dicitura “pop” nel senso più ampio del termine sia più che sufficiente.

-Parliamo un po dei vostri ultimi singoli. Come è nata l’idea di “Il Luogo Comune” e “La dieta”?

“Il luogo comune” è stata scritta parecchi anni fa a quattro mani insieme a Giovanni Scuderi, leader dei Nadiè e mio primo insegnante di chitarra. In questa canzone il rapporto di coppia è visto al microscopio come se a parlare fosse un narratore esterno, con tutta una serie di considerazioni di chi si prende meno sul serio e affronta il rapporto in modo più razionale.
“La dieta” invece, di cui sono autore del testo, è una critica all’amore facile, quello che in realtà amore non è, quello che esiste solo nel momento in cui appare, con l’unico scopo di essere un trofeo, un vanto, un traguardo, un motivo di social sharing anziché una profonda predisposizione dell’animo alla reale condivisione.
In ogni caso, dal semplice testo alla forma finale della canzone c’è una infinità di passaggi filtrati da tutti e cinque che portano al risultato finale, che è la nostra canzone.

-Il live non è una realtà nuova per voi. Come vi trovate a suonare in pubblico?

In questi anni abbiamo suonato decisamente molto meno di quanto avremmo voluto perché ci siamo concentrati più sulla scrittura, ma il live è la destinazione ultima di tutti i nostri sforzi, ed è quello che ti lascia la giusta quota di endorfine che ti spinge a non smettere mai. Non i like su Instagram, ma infiniti live: questo dovrebbe cercare una band. I like poi arrivano se devono arrivare.

-Avete partecipato a numerosi festival e concorsi musicali: che tipo di esperienza avete avuto?
Ci sono due esperienze fantastiche e anche molto recenti che ci hanno illuminato sulla questione “genere musicale”: Musicultura e Arezzo Wave. Due festival diametralmente opposti, storicamente uno in cerca di cantautori, l’altro in cerca di performer da main stage. Arrivati in entrambi i casi alle fasi finali senza andare oltre, a Musicultura forse perché troppo poco cantautori, ad Arezzo Wave forse perché troppo poco performer.
Insomma siamo i Balto della musica italiana: “non è cane, non è lupo, sa soltanto quello che non è”.
Nulla toglie al fatto che siano state sicuramente due delle più belle esperienze di festival mai fatte, e che le rifaremmo senza pensarci due volte.
-Come vi definite oggi rispetto a ieri?
Decisamente più consapevoli, soprattutto dopo il fantastico lavoro di limatura fatto su di noi da Denis Marino e Michele Musarra, rispettivamente produttore artistico e sound engineer del nostro primo disco in uscita a breve, da cui i singoli sono tratti. Quasi due anni fa il nostro fortuito incontro con Enzo Velotto, capitano insieme a Benedetta Bellotti della Viceversa/Seltz Records, ci ha permesso di crescere come musicisti e dare ordine e disciplina a tutte le idee accumulate negli anni. Ascolterete.
-Si sa, la concorrenza è spietata, ma che ne pensate della musica di oggi?

Il problema è proprio questo storia della “concorrenza” e di questa percezione distorta da playlist del “ci sono pochi posti al vertice”. La domanda stavolta te la faccio io: al vertice di cosa? Perché il successo di qualcun altro dovrebbe limitare il nostro se stiamo cercando di fare tutti qualcosa che abbia un minimo di senso artistico? Se non stai cercando questo senso artistico, perché suoni?
Probabilmente abbiamo noi una visione troppo romantica della musica. Alla luce dei tempi che corrono per chi scrive pop in Italia forse è il caso di esprimersi poco. Ci terrorizza la crescente e ormai dominante tendenza ad ascoltare, conoscere e promuovere musica solo dopo aver conteggiato le interazioni social e i followers, come se non contasse nient’altro. Oggi tutti possono comporre musica a costo zero. Questo modus operandi si è radicato talmente tanto nel nuovo mondo dell’it-pop che oggi si ricerca attentamente questo tipo di approssimazione, per cui immagino tutta una serie di artisti da classifica che magari lo fanno pure apposta a registrare una chitarra scordata, un coro stonato e così via perché la nuova regola è il naïf.
Il problema è che la musica a costo zero spesso ha anche impatto zero.

Caleidø musica catania

Partecipazioni e riconoscimenti

  • Lennon Festival 2010, XII edizione, Belpasso (CT): premio “miglior inedito” nella sezione Nuove Proposte con “Virus vita”
  • Lennon Festival 2011, XIII edizione, Belpasso (CT): premio “miglior arrangiamento” con “Go to Amsterdam”, con gli Stadio
  • Viva Sicilia 2012: premio “100 radio italiane” con partecipazione al MEI 2013
  • IV Music Festival The Pub 2012, Barrafranca (EN): premio “live”, scelti da Mario Riso per aprire un concerto dei Rezophonic (vedi Paola 2013)
  • Lennon Festival 2012, XIV edizione, Belpasso (CT): vincitori della tappa di audizioni tenutasi a Sant’Alfio (CT), con accesso diretto alle finali
  • “Musica contro le mafie” all’interno di Sonica Fest 2013, Misterbianco (CT): con il brano “U’ Pizzu” dei Flor de Mal
  • Paola (CS) 2013: open act per Rezophonic
  • Sonica Fest 2014, Misterbianco (CT) con Levante, Tinturia, Mauro Ermanno Giovanardi, Bandabardò
  • Indie Concept 2017 Caleidø musica catania
  • Rocketta Summer Live 2017, Catania, con Veivecura, /handlogic, Luci della centrale elettrica
  • Musicultura 2019, XXX edizione, Macerata: tra i 54 artisti invitati per le audizioni live Caleidø musica catania
  • Arezzo Wave Band Sicilia 2019, Palermo: finale regionale

 

Pubblicazioni

  • Caleidoseries (2017): video cover delle sigle di quattro serie tv (Narcos, True Detective, Breaking Bad, Stranger Things) in collaborazione con Visualazer. La cover “Far from Any Road” (True Detective) entra nella top 200 Tracks Spain Alternative Chart di iTunes in 27a posizione nel gennaio 2019
  • “La scrivania” (2017): videoclip regia di Visualazer
  • “Il luogo comune” (2019): disponibile su tutti i digital stores, (videoclip Visualazer)
  • “La dieta” (2019): disponibile su tutti i digital stores, (videoclip Theregisti) Caleidø musica catania

 

 

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