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Una nuova era per Camila Cabello: cosa ce ne pare di “C, XOXO”

Camila Cabello ha deciso di sparigliare le carte con il suo quarto album, “C, XOXO”. Dopo tre dischi che l’hanno consacrata come una delle voci più riconoscibili del pop contemporaneo, l’ex Fifth Harmony si lancia in una direzione audace e sperimentale, tentando di catturare l’energia e il caos della Miami della sua infanzia. Pubblicato il 28 giugno 2024, “C, XOXO” è un lavoro che mescola vari generi e influenze, dal hip-hop all’Afrobeat, passando per l’elettronica e il reggaeton, in un caleidoscopio sonoro che riflette l’anima vibrante della città. Camila Cabello recensione

Il prologo sonoro di “I LUV IT” Camila Cabello recensione

Il disco si apre con “I LUV IT”, un brano che vede la partecipazione di Playboi Carti e che ha suscitato reazioni contrastanti. La traccia, con il suo beat da club e i testi minimalisti, ha fatto discutere più per la sua audacia che per la sua qualità artistica. Se da un lato la canzone inaugura con energia il nuovo corso di Cabello, dall’altro lascia perplessi per la mancanza di sostanza e coerenza.

Identità incerta

L’album è un mosaico di suoni e atmosfere diverse, che vanno dall’energica “He Knows” con Lil Nas X alla malinconica “Chanel No.5”. “Dade County Dreaming”, con la partecipazione delle City Girls, è un omaggio diretto a Miami, mentre “B.O.A.T.” utilizza un campione di Pitbull per evocare l’era pre-Fifth Harmony della cantante. Le tracce sono brevi e spesso intercalate da interludi che aggiungono profondità al viaggio musicale.

Cuori spezzati

Non mancano momenti di introspezione in “C, XOXO”. “twentysomethings” e “B.O.A.T.” sono ballate che mostrano il lato vulnerabile di Cabello, raccontando storie di amori finiti e cuori spezzati. La cantante riesce a bilanciare queste pause emotive con brani più leggeri e festosi, creando un contrasto che rende l’ascolto dinamico e coinvolgente. Camila Cabello recensione

Ospiti di lusso

Una delle peculiarità di “C, XOXO” è la presenza di numerosi ospiti illustri. Oltre ai già citati Playboi Carti e Lil Nas X, l’album vanta collaborazioni con Drake, che appare in “Hot Uptown” e “Uuugly”, due dei momenti più interessanti del disco. La presenza di questi artisti non fa che arricchire il già variegato panorama sonoro del progetto, aggiungendo ulteriori sfumature alla tavolozza musicale di Cabello.

Un disco imperfetto ma coraggioso Camila Cabello recensione

“C, XOXO” non è un album perfetto. La mancanza di coesione e la sovrabbondanza di autotune possono risultare fastidiose, e alcuni esperimenti sonori non centrano del tutto l’obiettivo. Tuttavia, l’audacia e la voglia di sperimentare di Cabello sono da lodare. Questo disco rappresenta un tentativo coraggioso di ridefinire la propria identità artistica e di esplorare nuove strade, dimostrando una maturità e una consapevolezza che rendono “C, XOXO” un ascolto intrigante e stimolante. Forse Cabello non ha ancora raggiunto lo status di culto dei suoi contemporanei, ma con questo lavoro ha sicuramente posto le basi per una futura evoluzione artistica. Camila Cabello recensione

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