Live Drive In Concerti drive in Coronavirus
L’incertezza riguardo la durata delle misure restrittive in materia di eventi pubblici attuate per contrastare la diffusione del Coronavirus ha portato quattro società operanti nel settore della produzione di manifestazioni musicali, sportive e aziendali – Utopia Srl, Zoo Srl, Italstage, e 3D Unfold – a unire le forze in un’associazione temporanea di imprese per dare vita al progetto Live Drive In.Concerti drive in Coronavirus
Onde mantenere le norme di distanziamento sociale gli ideatori dell’iniziativa hanno recuperato il format del drive-in, gli spettacoli cinematografici ai quali si poteva assistere dalla propria automobile molto popolari negli USA degli anni Cinquanta, applicandolo anche ad altre forme di spettacolo pubblico come, per esempio, i concerti.
Un nuovo tipo di concerto
Le strutture, per l’allestimento delle quali i promotori dell’iniziativa hanno già attivato dei contatti con le principali amministrazioni comunali italiane – Milano, Roma, Torino, Bologna, Firenze e Napoli tra le altre – saranno realizzate, secondo il progetto presentato oggi, martedì 21 aprile, secondo criteri ad impatto zero grazie all’utilizzo di generatori ad energia rinnovabile, bagni auto-igienizzanti e materiali ecosostenibili. Ovviamente, l’imperativo sarà quello del Covid Safety-First, ovvero di rendere questi eventuali spazi del tutto sicuri anche in caso di prossima apertura.
“Abbiamo già preso contatti con le principali agenzie di live promoting italiane, che hanno manifestato. vivo interesse. per la nostra idea”, ha spiegato a Rockol Giancarlo Sforza, numero uno di Utopia e per anni impegnato nella produzione dei live di – tra gli altri – Lucio Dalla. e Jovanotti: “Il problema del Coronavirus ha costretto tutti a fare i conti con un fenomeno mai sperimentato prima. La nostra partnership. offre un know-how che spazia dagli spettacoli musicali a quelli sportivi, passando per gli eventi corporte, capace di fare fronte a questa sfida”.
Il progetto è molto ambizioso: gli. allestimenti sono molto complessi e l’accesso in auto limiterebbe inevitabilmente l’affluenza agli spettacoli. Come si rifletteranno tali prerogative sul prezzo finale dei biglietti all’utenza?
“La nostra idea è quella di creare uno spazio il più piacevole possibile, che dia l’idea di ritrovarsi intorno a un palco come succedeva prima del Covid”, prosegue Sforza, “Conformazioni del genere avranno sicuramente dei costi, ma la nostra esperienza. in ambito corporate. ci ha portato a garantire ampi spazi per attività di sponsorship, che abbinate magari a sovvenzioni statali o locali potranno contenere il prezzo dei tagliandi in un. range ragionevole”.
La solita burocrazia
Sono già state fatte previsioni in termini di tempistiche per l’eventuale messa in opera?
“Se ci dessero. oggi il permesso, coi mezzi che abbiamo potremmo iniziare. gli allestimenti domani mattina ed essere. pronti e operativi per la metà del prossimo maggio, ma – al momento – il settore patisce l’assenza di una. legislazione precisa in merita, attualmente ferma ancora. all’ultimo decreto legge. Immagino che il processo più lungo sarà quello di certificazione: noi, in ogni caso, miriamo a essere attivi tra il prossimo mese di giugno e il settembre successivo”.
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