Nel 2023 si celebrano due anniversari molto importanti. Sono ben 150 anni dalla nascita del pianista-compositore Sergej Vasil’evič Rachmaninov, il grande idolo dei pianisti di tutto il mondo. Coetaneo di Rach era Max Reger, compositore tardoromantico e tra gli organisti più importanti nella storia della musica, nato anche lui nel 1873. E poi si celebra il centenario dalla nascita di György Sándor Ligeti, tra i compositori contemporanei più ardui da affrontare, decisamente uno dei maggiori geni del XX secolo. Per l’occasione, il Conservatorio Vincenzo Bellini di Catania ha organizzato tre giornate imperdibili di musica. Un intenso inizio di settimana per gli allievi dell’istituzione etnea, che regaleranno al pubblico una meravigliosa festa della musica. Vediamo di cosa si tratta. Alle ore 18:30 di lunedì 11, martedì 12 e mercoledì 13 dicembre l’Auditorium del Conservatorio Bellini di Catania ospiterà un tributo ai tre grandi musicisti. Partiture di una certa levatura artistica e tecnica saranno affidate agli eccellenti talenti del conservatorio etneo. Grande spazio sarà dato alla musica da camera di Rachmaninov, onnipresente in tutt’e tre le giornate con alcune pagine poco note ma davvero affascinanti. Conservatorio Catania concerti
L’evento: la prima giornata
Ad aprire le danze sarà il pianista Silvio Greco, che interpreterà la trascrizione di Rachmaninov della Suite della Partita per violino in mi maggiore di Johann Sebastian Bach e poi due emozionanti brani composti dal violinista austriaco Fritz Kreisler: Liebeslied e Liebesfreud, entrambe trascritte proprio dal pianista russo. A seguire, Alexander Toscano eseguirà la Polka Italiana per pianoforte, poi sarà la volta di Danilo Barbera che eseguirà due Preludi di Rachmaninov. Dopo si aprirà una parentesi Ligetiana, con la coppia Silvio Greco-Andrea Scirè che eseguiranno Cinque Pezzi per pianoforte a 4 mani del compositore ungherese. Sempre di Ligeti sono le sei Bagatelle per quintetto di fiati, eseguite da Roberta Mucimarra, Riccardo Pappalardo, Andrea Zagra, Leo Miceli e Filippo Bennardo. Ritorno a Rachmaninov con il trio composto da Martina Ferlito, Chiara Giommarresi e Silvio Greco, alle prese con il Trio elegiaco n.1. A chiudere la giornata sarà la Suite n.1 per due pianoforti, sempre di Rachmaninov, affidata ai pianisti Alessio Mazzeo e Alessandro Restifo.
La seconda giornata
Il “festival” riparte da dove aveva chiuso la sera prima: il duo Mazzeo-Restifo aprirà la seconda giornata con Sei pezzi per pianoforte a 4 mani di Rachmaninov. A seguire, il pianista Amerigo Carbone proporrà tre studi degli Etudes-Tableaux op. 39. Poi ancora Silvio Greco, che eseguirà due celebri brani tratti dall’op.3 di Rachmaninov. Quindi sarà la volta di Emanuele Franzò, con ben sei preludi dell’opera 23, sempre del compositore russo. A seguire, spazio a Max Reger, autore dei brani eseguiti dalla pianista Delia Buglisi, tratti dall’op. 44. Tre intermezzi per pianoforte composti dall’austriaco saranno poi proposti da Marzio Trovato. Infine, Danilo Barbera eseguirà i Preludi e fughe dell’op. 99 di Reger. A chiudere la seconda giornata sarà Dario Nania, con i Sei Momenti Musicali di Rachmaninov.
La terza giornata
L’avvio dell’ultima giornata sarà nelle mani di Delia Buglisi e Federico Gallo, che interpreteranno Sei pezzi per pianoforte a 4 mani di Rachmaninov. A seguire, la violinista Carlotta Cosentino e il pianista Emanuele Franzò suoneranno 4 pezzi tratti dalla Suite per violino e pianoforte di Reger. Ancora musica da camera, con il Duo per pianoforte e violino di Ligeti, affidati a Pietro Pistone (violino) e Gabriele Rapisarda (pianoforte). Poi Emanuele Pino regalerà l’esecuzione integrale di Musica Ricercata e anche due Studi di Ligeti, a cui si aggiunge quello eseguito da Dario Nania. Ancora il duo Pistone-Rapisarda, con Vocalise di Rachmaninov e Preghiera di Kreisler, trascritto da Rachmaninov. Gran finale con il pianista Nicolò Cafaro (vincitore del prestigioso Premio Venezia 2022), che chiuderà il “festival” con la Sonata in si bemolle minore n.2 di Rachmaninov.
Focus: Rachmaninov Conservatorio Catania concerti
Sergej Rachmaninov (1873-1943) è stato uno dei più grandi compositori e pianisti russi del periodo romantico e del primo Novecento. Nato in una famiglia di nobili, Rachmaninov dimostrò un talento musicale straordinario fin dalla giovane età. Il suo stile compositivo, ricco di melodie appassionate e armonie complesse, rifletteva l’influenza di Tchaikovsky e Rachmaninov stesso divenne celebre come interprete virtuoso al pianoforte. La sua carriera subì una brusca interruzione nel 1917 con la Rivoluzione Russa, e Rachmaninov si trasferì successivamente negli Stati Uniti. Qui, continuò a comporre e a esibirsi come pianista, acquisendo fama internazionale. Tra le sue opere più celebri si annoverano il Secondo Concerto per pianoforte e orchestra e la Rapsodia su un tema di Paganini. La sua musica è caratterizzata da una profonda espressione emotiva e da una tecnica virtuosistica, che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della musica classica. Le opere di Rachmaninov testimoniano la sua straordinaria sensibilità artistica e il suo contributo duraturo al patrimonio musicale mondiale. Conservatorio Catania concerti
Focus: Ligeti Conservatorio Catania concerti
György Ligeti è stato un compositore ungherese, nato nel 1923 e scomparso nel 2006. La sua carriera musicale è stata eclettica e innovativa, contribuendo significativamente allo sviluppo della musica contemporanea. Ligeti è noto per la sua abilità nel mescolare diverse influenze musicali, dalla musica folk ungherese alla musica africana, sperimentando con nuove tecniche e timbri. Una delle sue opere più celebri è Atmosphères, una composizione orchestrale senza melodia e ritmo tradizionali, che crea un’atmosfera sonora densa e eterea. Un altro capolavoro di Ligeti è Lux Aeterna, famoso per il suo uso innovativo del cluster vocale, in cui le voci si sovrappongono creando armonie caleidoscopiche. La sua partitura è stata utilizzata nel film 2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrick. Ligeti ha influenzato numerosi compositori contemporanei e la sua ricerca musicale ha aperto nuove prospettive sulla percezione e l’espressione sonora. La sua vita e le sue opere sono un testamento alla sua audacia artistica e alla sua capacità di sfidare le convenzioni, lasciando un’impronta indelebile nel panorama della musica contemporanea. Particolarmente celebre è Musica Ricercata, una raccolta di undici pezzi caratterizzati da una particolarità: a ogni brano si aggiunge una nuova nota. Il primo brano è una cavalcata da un La all’altro, esplorando tutte le ottave con pattern ritmici sempre diversi. E poi la sorpresa finale: un sonoro Re a chiudere il brano.
Focus: Reger Conservatorio Catania concerti
Max Reger è stato un prolifico compositore e organista tedesco del periodo tardo romantico, nato nel 1873 e scomparso prematuramente nel 1916. La sua vita e le sue opere sono caratterizzate da una straordinaria complessità e profondità espressiva. Reger ha lasciato un’impronta duratura nel mondo della musica classica, influenzando generazioni successive di compositori. La sua produzione comprende un vasto repertorio, che spazia da lavori per organo, pianoforte, coro e orchestra. La sua abilità nell’intrecciare forme tradizionali con armonie audaci e sfumature cromatiche gli ha conferito una posizione unica nella storia della musica. Sebbene la sua musica sia stata inizialmente oggetto di controversie per la sua complessità e modernità, il suo impatto è diventato sempre più evidente nel corso del tempo. La sua maestria tecnica e la sua abilità nell’esplorare nuove sonorità hanno ispirato molti compositori successivi, tra cui Arnold Schoenberg e Paul Hindemith. La vita di Max Reger è stata breve, ma il suo lascito musicale continua a essere celebrato e studiato, dimostrando l’importanza duratura del suo contributo al panorama musicale del XX secolo.