La musica è vita… Coronavirus musica indie Fulminacci
Tutti in quarantena, è questa la prassi. C’è chi comincia ad urlare la sua impazienza, chi invece diventa pazzo e costruisce il paino perfetto per conquistare il mondo una volta uscito di “prigione”. E per chi vive la situazione normalmente? Cosa potrebbe venire in suo aiuto? Almeno per evitare lo di diventare come quei due di prima… La musica ci accompagna sempre in qualsiasi situazione e non è un eufemismo qualunque. Nessun concerto, niente live o qualsiasi tipo di intrattenimento. Ci viene in aiuto internet e proprio in queste occasioni si nota come sia un mezzo indispensabile. Coronavirus musica indie Fulminacci
L’indie ai tempi del Coronavirus
Canzoni al tempo del Coronavirus, del bedroom pop (la musica da cameretta) e dei software per creare musica con il pc. Impossibilitati a suonare dal vivo, i cantanti – che attraverso i rispettivi canali social in questi giorni stanno sensibilizzando i fan a rispettare le disposizioni del governo per evitare l’ulteriore diffusione del virus, restando a casa – danno sfogo alla loro creatività. Soprattutto i più giovanissimi, come i romani Fulminacci (classe 1997, ha esordito l’anno scorso con “La vita veramente”, pubblicato da Maciste Dischi/Artist First, album che gli ha regalato non poche soddisfazioni) e Alieno (classe ’98, ha firmato con Honiro, etichetta già dietro al successo di – tra gli altri – Ultimo e Briga), che hanno entrambi pubblicato in rete le canzoni che hanno scritto e registrato in casa in questi giorni di isolamento.
“Questa canzone fremeva per uscire fuori, aveva bisogno di nascere e il fatto che esista mi fa sentire bene. L’ho scritta, registrata e pubblicata nel giro di poche ore e nel bene e nel male si sente”, racconta Fulminacci a proposito di “La fine della guerra”: la cover è una foto del piccolo studio domestico del cantautore romano. Si vede il pc acceso con il progetto GarageBand aperto, una tastiera, un basso, una chitarra e un microfono.
Nasce della musica
“In questo periodo particolarmente difficile in cui siamo per la maggior parte chiusi in casa, io che con i miei 21 anni sono sempre stato abituato ad una vita frenetica, con le macchine e le persone che si spostano alla velocità della luce, mi sono ritrovato a riflettere su quest’improvvisa frenata, e ho scoperto una magia che non conoscevo: avere tempo di pensare alle cose. In una giornata piena di ore libere, ho scritto e registrato un brano, ‘Rallentare’, nello studiolo di casa”, dice invece Matteo Pierotti – questo il vero nome di Alieno – del suo pezzo.
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