Da una parte Miley Ray Cyrus, all’anagrafe Destiny Hope Cyrus, ex stellina di Disney Channel (protagonista della serie tv Hanna Montana) oggi ben più conosciuta per il nuovo personaggio stravagante ed esagerato (anche se recentemente pare aver fatto dietro front); dall’altra Domenico Dolce e Stefano Gabbana i due stilisti della maison italiana D&G. Dolce&Gabbana vs Miley Cyrus
Gogna mediatica
La polemica tra la bella cantante statunitense e i due stilisti italiani è scoppiata su Instagram. La popstar avrebbe postato infatti una foto del fratello Braison, il quale ha sfilato per D&G alla Milano Fashion Week, commentando in modo pungente i proprietari della maison. Dolce&Gabbana vs Miley Cyrus
“Non è mai stato un sogno di mio fratello essere un modello; è uno dei musicisti più talentuosi che le mie orecchie abbiamo avuto la fortuna di ascoltare. Ma è un tratto caratteristico della famiglia Cyrus provare qualsiasi cosa almeno una volta e abbracciare opportunità che ti incoraggino a fare un passo fuori dalla tua comfort zone. P.S: D&G, sono MOLTO in disaccordo con le tue politiche, ma appoggio lo sforzo dell’azienda di celebrare i giovani artisti e fornire una piattaforma in grado di far brillare la loro luce, in modo che tutti possano vederla”. Dolce&Gabbana vs Miley Cyrus
Il fatto in breve Dolce&Gabbana vs Miley Cyrus
D&G già da qualche tempo ha deciso di vestire la first lady Melania Trump. La scelta sin da subito ha richiamato un’infinità di critiche. Adesso è arrivata quella della Cyrus la cui battaglia contro Trump è nota dai tempi della campagna elettorale fino alla Women March.
Risposte a tono da parte della maison
Stefano Gabbana ha così risposto alla Cyrus “Noi siamo italiani “Noi siamo italiani e della politica non ci interessiamo, di quella americana ancora meno! Noi facciamo abiti e se tu pensi di fare politica con un post sei semplicemente un’ignorante. Non abbiamo bisogno dei tuoi post e dei tuoi commenti. La prossima volta ignoraci per favore”
Anche stavolta hanno risposto a tono all’ennesima critica. Il commento è stato fatto in doppia lingua (italiano e inglese) ed è mitigato solo dalla presenza di faccine sorridenti.
#boycottdolcegabbana
A corredare il messaggio, l’immancabile hashtag #boycottdolcegabbana, oramai diventato il motto del brand per rimbeccare i suoi haters. La maison ha addirittura prodotto delle maglie personalizzate con su questa stampa.
Di detrattori se ne sono fatti vivi molti tra i commenti ai due post: la cantante può contare su una fan base molto giovane e dunque molto attiva sui social e, tra i suoi 68 milioni di follower, più di uno (specialmente gli italiani) ha difeso la sua opinione e la libertà di esprimerla.
Secondo alcuni, inoltre, le politiche attaccate dalla Cyrus non si riferivano alla “vicenda Melania“, ma piuttosto alla decisione di utilizzare pelli animali per la fabbricazione degli abiti, per la cui causa la cantante sarebbe da sempre attivista.
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