L’esordio di una promessa?Fasma album streaming
La parabola di Fasma è una storia motivazionale perfetta da raccontare ai giovani, aspiranti artisti. Tiberio Fazioli, questo il suo nome all’anagrafe, a soli 23 anni ha infatti raggiunto traguardi per i quali altri artisti spesso impiegano l’intera carriera; a volte senza neanche riuscire a raggiungerli. Ha esordito nel 2016 con i primi singoli, sempre accompagnato dal produttore GG, e nel 2017 prima Roma e poi l’Italia intera si sono accorte di lui, grazia a brani quali “Marylin M.” – già disco d’oro -, “M. Manson”, “Lady D.” e “Monnalisa”, racchiusi nell’EP del 2018 “WFK.1”.Fasma album streaming
Da lì, un’ascesa folgorante: la partecipazione al Wind Summer Festival, il disco d’esordio “Moriresti per vivere con me?” – pubblicato da Sony Music Italy -, che ha accumulato decine di milioni di stream, la partecipazione alla settantesima edizione del Festival di Sanremo, nella categoria giovani. Sul palco più prestigioso d’Italia Fasma ha conquistato il pubblico, dopo aver concluso al terzo posto, eliminato in semifinale da quello che poi si sarebbe rivelato il vincitore. I numeri però lo hanno premiato: il suo singolo in gara, “Per sentirmi vivo”, è stato uno dei più ascoltati dopo la kermesse – canzoni dei big incluse -, e l’attesa per il suo nuovo disco si è fatta sempre più intensa.
Il rap non è solo un genere
“Io sono Fasma” è il secondo album ufficiale di Fasma, che rinnova il sodalizio con Sony Music Italia. Le produzioni sono interamente affidate a GG, amico e collaboratore di lunga data di Fasma; i due insieme hanno fondato la loro etichetta, WFK Empire. Proprio dalla WFK provengono gli unici featuring presenti nel disco, tre talenti che i due artisti stanno coltivando e supportando: Lil Zeff, Barak Da Baby e Riviera.
La musica di Fasma e GG è un ibrido di più generi, tanto difficile da etichettare quanto dotata di una forte identità. Fasma oscilla tra il rappato puro – come in “Tommy” – ed elementi più cantati – come nel singolo “Per sentirmi vivo” -, ma è anche capace di muoversi su territori insidiosi come quelli dello scream – “100m sotto terra” ne è la prova lampante -, per poi finire subito dopo ad accarezzare atmosfere trapsoul, come quelle di “Non so chiedere aiuto”. “Io sono Fasma” mescola tutte le influenze musicali del rapper e del produttore, le amalgama e le alterna in maniera coerente, mantenendo un forte fil rouge emotivo che collega tutti i brani.