“Veterano” sulla scenaGarbage Nitro album recensione
Nitro è uno dei rapper italiani che viene indicato come una sorta di veterano della scena. I suoi esordi, che risalgono agli ultimi anni del primo decennio del 2000, lo hanno visto protagonista nel mondo del freestyle, con diverse partecipazioni alla prestigiosa finale nazionale del Tecniche Perfette. Nel 2012 arriva invece MTV Spit, concluso con un secondo posto dietro Ensi, ma anche con una notevole crescita dell’esposizione mediatica. In quel periodo Nitro entra a far parte della Machete Crew, momento che segna una svolta importante nella sua carriera.Garbage Nitro album recensione
Il suo rap tecnico, metricamente complesso e ricco di riferimenti – storici, letterari, cinematografici, videoludici -, nonostante sia tutt’altro che accessibile a tutti, entra nel cuore del grande pubblico del rap italiano in poco tempo. Il suo primo disco “Danger” diventa in breve tempo un oggetto di culto tra i fan, grazie alla vena oscura, maledetta e furiosa che permea le liriche di Nitro, anche quando l’argomento trattato sono l’amore o le relazioni.
Nitro(glicerina)
“GarbAge” è il quarto album ufficiale di Nitro, che vede la presenza di Stabber e Slait nel ruolo di direttori artistici. Diverse sono le collaborazioni presenti: compaiono Lazza, Joan Thiele, Fabri Fibra, tha Supreme, Gemitaiz, l’inglese Ocean Wisdom, i giamaicani Ward 21, Victor Kwality, Dani Faiv, Giaime e Doll Kill. Le produzioni sono curate da Strage, Stabber, Lazza, Yazee, CRVEL, The Cratez, Low Kidd, Andry The Hitmaker e Kanesh.
Al quarto disco, Nitro si trovava di fronte ad un dilemma non indifferente: proseguire sul solco artistico che gli ha garantito il successo fino ad oggi, rischiando però di appiattirsi su se stesso, oppure sperimentare, col rischio di andare “contro” la sua fan base. Il rapper vicentino non ha scelto in maniera drastica nessuna delle due opzioni, le ha piuttosto ibridate in un’unica soluzione.
Unione, potenza, innovazione
“GarbAge” è infatti un disco nel quale si riscontrano lampanti molte delle caratteristiche tipiche della produzione di Nitro, insieme però ad elementi sperimentali ed innovativi, che allargano gli orizzonti dell’artista. Le liriche rimangono sullo stesso filone, anche se più mature nell’anima: Nitro parla della società, di quanto spesso questa lo disgusti – come in “Avvoltoi” con Fabri Fibra -, cosa che succede anche con lo star system – come raccontatio in “OKAY?!” con Lazza; torna a parlare dei social e del modo in cui la società si relaziona con loro – in “No privacy / No caption needed” -, parla d’amore con sfumature diverse – “Saturno”, “Rispetto” -, non disdegna i pezzi più hardcore, esercizi di stile e tecnica – “MURDAMURDAMURDA”, “RAP SHIT”, “Come non detto”; chiude il disco con una profonda riflessione personale, accompagnata da una strumentale onirica e sognante, in “Libellule”.