Gassmann figlio d’arte, ma per la musica
Gassman album Strike
Strike” è l’album d’esordio del ventiduenne cantautore romano Leo Gassmann, vincitore della categoria “Nuove proposte” del Festival di Sanremo. Gassman album Strike
È un figlio d’arte: suo padre è l’attore Alessandro, suo nonno il grande Vittorio, uno dei più grandi artisti del dopoguerra. Leo ha dimostrato capacità e una buona tecnica imponendosi a Sanremo con il brano “Vai bene così”, che è anche la canzone di apertura del disco. Una curiosità sul brano vincitore di Sanremo: il coro finale in cui Gassmann ripete la parola “Asimbonanga”, è un richiamo al linguaggio zulu che significa “Non lo abbiamo visto” (parola utilizzata quando Mandela era ricercato). L’espressione dà il titolo alla canzone di Johnny Clegg, dedicata proprio a Nelson Mandela, ed è da sempre esempio di accettazione del diverso.
L’album si muove sulle linee del pop di stampo anglosassone, ha parti strumentali ricche, la voce di Gassmann è sicura e ha la forza di cambiare a seconda delle canzoni. Gassmann si definisce un cantautore con radici ben piantante nella scuola più tradizionale, non è un caso che uno dei suoi artisti preferiti sia Luigi Tenco.
L’album autorale ma scansonato
I testi che scrive sono generazionali e lineari, con un prevalere del tema dell’amore, raccontato in modo essenziale. È alla ricerca di un’evoluzione autorale che richiede del tempo, per questo affronta diverse sonorità e forme interpretative. La scrittura non è ancora del tutto messa a fuoco e in alcuni frangenti si rifugia in dei cliché. Il secondo pezzo del disco, “Maleducato”, per esempio, racconta un lato ribelle e menefreghista, che è più un tentativo di regalare all’ascoltatore un pezzo rock piuttosto che una fotografia reale dell’animo del ragazzo.
“Strike”, la canzone che regala il titolo al progetto, è un brano dolce, un abito musicale più comodo per la voce e l’attitudine di Gassmann. “Cognac Supernova” e “Cantautore” mettono in risalto le doti canore del ragazzo, mentre “Fiumicino”, uno dei pezzi più pop dell’album, è un groviglio di ricordi e sensazioni. “Magia”, con il feat di Matteo Alieno, altra promessa del cantautorato romano, è uno dei pezzi più riusciti. Non mancano anche brani più leggeri e scanzonati come è giusto che sia nell’album di un ventenne.
TRACKLIST
Gassman album Strike
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