Il cambiamento di Piero Pelù Gigante album Piero Pelù
“Gigante” e il Festival sono in realtà un tassello di un progetto più ampio: è la ripartenza della sua carriera solista: “Puglii fragili” è il suo primo disco in 12 anni, da “Fenomeni” del 2008. Subito dopo la reunion dei Litifiba, che ha prodotto diversi tour, due album di inediti, raccolte e ristampe. Un progetto con qualche data nel 2018, un singolo e altre date nel 2019. Ora un album e un tour estivo Nella conferenza stampa di presentazione del disco, la prima cosa che ha sottolineato Pelù è un altro dettaglio della copertina: le squame che compaionosul braccio. “Sto cambiando pelle”, dice.Gigante album Piero Pelù
Un “Gigante” pronto a tornare
Il cambiamento è soprattutto nella presenza di Luca Chiaravalli, produttore che ha fatto dell’elettro-rock il suo marchio di fabbrica. Si sente sicuramente in “Gigante” e in alcuni passaggi del disco come “Luna nuda”- ma anche qua Pelù è trasformazione nella continuità. Anzi, Pelù spinge sul rock: dalle chitarre pestate di “Canicola” e “Ferro caldo”, alla versione quasi punk di “Cuore matto” (presentata a Sanremo e inserita anche qua in scaletta), al concentrato di toscanità di “Fossi foco”, scritta e cantata con Appino degli Zen Circus e basata sul famoso sonetto di Cecco Angiolieri. f g e w r g h w r t y w
Anche in questo album Pelù non rinuncia, insomma, alle sue ossessioni: il “cornucuore” in copertina, la sua idea di rock, i suoi temi e le sue battaglie: le parole più presenti nel disco sono “caldo” e “fuoco”, c’è la voce di Greta Thunbergin “Picnic all’inferno”- a sottolineare più volte il cambiamento climatico. Si parla di ambiente, diversità, violenza sulle donne. Pelù è volutamente contraddittorio, e non fa mistero di esserlo. A partire dal titolo “Pugili fragili”, ballata che dà il titolo al disco, e che è una delle cose migliori: forza e fragilità, classic rock ed elettronica. La capacità di unire gli opposti, insomma. Per dirlo con le sue stesse parole: “Ma tu lo sai che siamo i migliori salta fossi / e a noi chi c’ammazza?”. Gigante album Piero Pelù