”La fretta genera l’errore in ogni cosa”
E’ interessante come il tempo abbia la volontà di cambiare le idee degli uomini e in qualche modo smussare gli animi. Neil Young è un buon esempio di testardaggine, lasciando affiorare negli archivi diversi tesori che ora, passo dopo passo, ha deciso di portare alla ribalta. Dopo il caso di “The Hitchhiker”, l’album inedito del 1975 uscito solo due anni fa, adesso è il turno di “Homegrown” ”dimenticato” in un cassetto per quasi cinque decenni e ora definitivamente maturo per la pubblicazione. Ben poco era stato rivelato del disco, se non solamente il titolo e una grafica di copertina completamente definita, dal sapore di vecchia America coloniale. “l’anello di congiunzione tra “Harvest” e “Comes A Time””, ecco come ha definito il suo ”nuovo” album, disegnando il tutto con il suo ormai classico alone di mistero.homegrown rilascio nuovo album
Uno dei motivi per cui ”Homegrown” non ha ricevuto il benestare del proprio creatore, è probabilmente legato al fatto che quei momenti personali di vita ( narrati nell’album ), quei momenti che raccontano anche la separazione da Carrie Snodgress, non erano pronti per essere condivisi con il resto del mondo.homegrown rilascio nuovo album
Così, l’anziano Neil ha deciso all’ultimo momento di sostituirlo con un’altra fatica realizzata qualche anno prima, ma ancora in attesa di risposta da parte dell’artefice, ovvero “Tonight’s The Night”, un’altra delle tantissime pietre miliari di una discografia ricchissima e pure del tutto disordinata, ma”affamata” di avere la sua occasione come merita. Quel periodo, a cavallo tra il 1974 e il 1975, per il cantautore di Winnipeg è stato infatti caratterizzato da un’incessante vena compositiva che l’ha portato in giro per gli Stati Uniti, da Nashville a Los Angeles, con “On The Beach” appena realizzato e già pronto per registrare tracce inedite, lavorare e creare vecchi pezzi e perfino richiamare i nemici-amici Crosby, Stills e Nash per un nuovo e grandissimo tour insieme – quello poi confluito nel classico “CSNY 1974”. homegrown rilascio nuovo album
Dal country al folk
In “Homegrown” non presenti però scatti nervosi, né affanni aggiuntivi. Neil Young offre con fare quasi rassicurante la variegata gamma delle proprie nefandezze, facendo sue quelle radici folk con cui ha sempre costruito la sua poetica. Tra acustica, armonica e slide, pianoforte e spazzole, creano un’atmosfera idillica che veste dolcemente l’intero album, alternando una moltitudine di sentimenti contrastanti piuttosto lontani dagli ideali hippie evocati in “Harvest”.homegrown rilascio nuovo album
Registrato in parte insieme ai sempre fedeli Crazy Horse e con la collaborazioni preziose di Levon Helm e Robbie Robertson della The Band, mette il disco insieme cultura e tradizione americana e folklore. La stessa “Homegrown” con quel suo fascino da country acido e la più triste e spensierata “Try”, in cui intona “We’ve got lots of time / To get together if we try” con la voce di Emmylou Harris ad accompagnarne le speranze, rivelano tutta la fragilità emotiva di un artista dal cuore di vetro, scheggiato dalla crudeltà della vita, dai momenti che lo hanno segnato nel profondo, condannandolo ad una incapacità di scrollarsi di dosso le proprie miserie. In “Separate way” dichiara subito di non voler chiedere affatto scusa e poi nella più trascinante “Vacancy” ritorna con la mente alla donna che ha sempre amato senza essere riuscito a darsi risposte certe.
Quello che viene fuori da questi vecchi nastri è un artista che mette a nudo la forma altalenante del suo stato d’animo. Senza la necessità di troppi filtri per raccontare le proprie sofferenze, Neil ha trasmesso quasi inconsciamente nelle liriche amareggiate di “Homegrown” molto più punti deboli di quanto ai tempi il suo genuino caratteraccio volesse davvero ammettere. Per questo motivo, alla fine, quel lato delicato ha dovuto attendere 46 anni per venire allo scoperto.homegrown rilascio nuovo album
Tracklist
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