Jovanotti ha uno stile unico: sempre sopra le righe e pieno di ottimismo, che parli di vita o d’amore. In questo ultimo lavoro però, cambia radicalmente. Ascoltalo qui!Jovanotti album 2017
“Oh, vita! ha due anime opposte una più cantautorale e una più hip hop, da dj”.Jovanotti album 2017
Lo stesso Jovanotti descrive così il nuovo album e questo dualismo si sente fortissimo in tutto il suo lavoro.
Dopo l’ultimo lavoro in studio, da Lorenzo Cherubini ci saremmo aspettati un album vitalistico: colori, suoni, luci strobo il tutto riassunti dalla sua voce unica e dalla musica che sa di giovinezza vissuta in pieno.
Con Oh Vita, Jovanotti spiazza tutti: un album secco, asciutto da tutto eppure riempito di una maturità nuova che mai avremmo potuto immaginare associata al suo nome.Jovanotti album 2017
L’animo cantautoraleJovanotti album 2017
Il primo passo per comprendere la sua nuova vita musicale, è proprio questo: esplorare il suo animo da cantautore.
“Il primo giorno (il produttore Rick Rubin) è arrivato in elicottero da Capri, dove era in vacanza in barca, e io mi sono presentato con venti canzoni. Volevamo selezionarne 12, poi ne abbiamo scelte su 14 su cui lavorare. ‘Ci sono due anime in questi tuoi pezzi: una ritmica e una melodica, di songwriting: teniamole come punto di riferimento’, mi ha detto.
Abbiamo cominciato dalla vena melodica, e Rick è ripartito da zero tagliando tutto il possibile: ‘Voglio che insistiamo sulla tua voce come unico elemento di forza. Navighiamo a vista e vediamo che succede. Riascoltiamo le canzoni solo con voce e chitarra. Io non so cosa dici, ma mi arrivi, mi emoziona’.
Questo l’inzio del grandissimo spettacolo che Lorenzo ci regala in questo album.
La sua voce. Nuda.Jovanotti album 2017
Spoglia da tutta l’elettronica, gli strumenti, i cori, la post-produzione, ma col cuore a mille.
Le storie che vengono raccontate sono toccanti e scendono fino in profondità, per essere cantate ancora prima di sentirle.
Come se le conoscessimo da una vita eppure avessimo bisogno di sentircele ri-raccontare dalla sua voce a volte stonata, a volte appena soffiata.
TOP: Quello che intendevi.
L’animo da DJ.
“Lo scorso aprile gli ho portato un demo a Los Angeles, e gli ho chiesto se avrebbe lavorato con me. Mi ha chiesto che scadenza avevo e, siccome avevo promesso a Universal che avrei consegnato un nuovo album per Natale, ho risposto a Rick che avremmo dovuto farlo d’estate. ‘Ma come prima di Natale? Ma così c’è poco tempo, veramente…’.
In America sono abituati a pianificare con grande anticipo, gli suonava strano. Poi tre giorni dopo mi ha chiamato e mi ha detto: ‘Dai, facciamolo. Lo registriamo ad agosto. Che ne dici, possiamo farlo fare in Italia?’….
Questa velocità di creazione è proprio la pecca principale dell’album e mentre essa influisca poco nell’acustico (perchè ammettiamolo, l’imperfezione della voce di Jovanotti lo rende meraviglioso a prescindere da quello che canti), la rapidità con cui è stato creato l’intero album fa apparire la parte più dance quasi approssimativa.
Ci sono dei capolavori anche nella sezione più melodica/dance:
TOP: SBAM!
Cherubini usa il suo animo da dj non nella classica forma stereotipata come ormai si sente in quasi ogni nuova produzione musicale.Jovanotti Album 2017
Dj alla sua maniera, un po’ vecchia forse ma che inserita nel panorama attuale la fa brillare di luce propria.
In SBAM! o In Italia, l’elettro-funk viene mischiato a ritmi più meridionali con un tocco di elettronica e la commistione di generi è fenomenale.
Un paio di pecche.
Amoremio e Sbagliato, al primo ascolto sono banali se consideriamo la qualità immensa di questo grande artista.
L’effetto audio sulla voce di Cherubini in Amoremio dà una nuova definizione di Errore nel grande vocabolario della musica italiana.
In generale un album in cui il ragazzo fortunato che abbiamo sentito fino all’anno scorso, ha preso piena consapevolezza della propria vita e ce la canta con molta più disillusione ma con più emozione di sempre.Jovanotti Album 2017
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Jovanotti Album 2017