Continua lo scontro Jovanotti polemica WWF
Il post pubblicato da Jovanotti ha alzato non poche polemiche da parte degli ambientalisti. Ricordiamo che Lorenzo Cherubini aveva aspramente criticato (con parole abbastanza accusanti) l’inefficienza da parte delle istituzioni Legambiente ed ENPA nel svolgere il loro lavoro. Le accuse che hanno affossato il Jova Beach Party sono state tante e Jovanotti si sfoga contro coloro che hanno minato la realizzazione del progetto concertistico. Nell’articolo precedente a questo troverete il post di Jovanotti e le sue dichiarazioni (clicca qui).Jovanotti polemica WWF
La risposta degli ambientalisti
Le associazioni ambientalisti non tardano a rispondere alle parole d’accuse di Cherubini, infatti in un articolo di Agostino Gramigna sul Corriere della Sera i diretti interessati hanno risposto alle accuse del cantante. Ecco la dichiarazione del presidente dell’Ente Nazionale Protezione Animali Carla Rocchi:
“Dice che non è ingenuo in questo genere di cose? Io invece credo lo sia stato. E molto. Forse si sarà fidato di pareri che sono senza logica. Non ci vuole un esperto per capire che fare concerti di 40 mila persone anche nel deserto può danneggiare i serpenti. Cherubini avrà fatto una scelta di marketing, ambientale, artistica, non lo so. Ne ha diritto. Ma possiamo muovere qualche critica o dobbiamo stare zitti? Forse ha molto presunto dalla sua immagine, dalla sua buona fede. C’è rimasto male perché nelle sue canzoni parla di ambiente? La natura va rispettata realmente non si può solo cantarla.”
Stefano Ciafani, presidente nazione di Legambiente, risponde:
“Non capisco cosa c’entriamo noi. Non abbiano contestato il tour. Abbiamo mosso dei rilievi solo su tre tappe, in provincia di Ferrara, Roccella Jonica e Policastro. Non abbiano bisogno di polemizzare con Jovanotti per avere visibilità. Ho rifiutato tutte le interviste nei mesi scorsi sul tema. Mi dispiace per il suo tono, non me lo aspettavo.”
I verdi rispondono
Sono intervenuti il coordinatore esecutivo dei Verdi Angelo Bonelli e il WWF, che ha collaborato a Jova Beach Party. Bonelli ha parlato con l’AdnKronos, spiegando la situazione:
“Sono rimasto esterrefatto dalla superficialità con cui Jovanotti ha affrontato la questione ecologica. E’ stato da cafoni accusare gli ambientalisti di essere peggio della fogna di Nuova Delhi, sia nei confronti degli ambientalisti, sia nei confronti degli indiani. Le fake news le subiamo ogni giorno noi ambientalisti, a partire da quelli che dicono che i cambiamenti climatici non esistono o che siamo contro il progresso o addirittura al servizio di interessi economici. (…)Caro Jovanotti, se non ci fossero stati gli ambientalisti in Italia non ci sarebbero state molte conquiste dalla legge sui parchi, dalle rinnovabili, in agricoltura, nell’efficienza energetica ecc. Pessima, pessima caduta di stile da parte di Jovanotti, la prossima volta abbia più rispetto: un comportamento ecologico oltre che educato”
WWF corre in aiuto
Qualcuno prende le difese di Jovanotti: il direttore generale del WWF Gaetano Benedetto, che ha sempre lavorato sulla progettazione del concerto itinerante Jova Beach Party, sostiene il cantante e lo difende dalle accuse.
“Io il post di Jovanotti non solo lo comprendo ma lo giustifico. Lorenzo ha usato toni forti dopo un’estate di toni forti, ha scritto un post in maniera anche provocatoria dopo un’estate dove è stato detto di tutto e di più e spesso e volentieri anche in maniera falsa (…) Jovanotti pone l’ambientalismo di fronte a un’evidenza che è quella che siamo sparpagliati e che abbiamo perso la visione di insieme delle battaglie che fanno la differenza sulle tematiche ambientali.”
Jovanotti polemica WWF
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