Che le strade di Levante e X Factor dovessero incontrarsi era, probabilmente, già scritto da qualche parte.
Il punto, però, è che si sarebbero incontrate soltanto al momento giusto.
Levante, al secolo Claudia Lagona, oggi siede al tavolo dei giudici insieme a Fedez, Manuel Agnelli e Mara Maionchi, ma ben sette anni fa avrebbe potuto ritrovarsi dall’altro lato della barricata.
Nel 2010, invece, rinunciò ai provini, scegliendo di seguire un’altra strada, la strada che, col tempo, si è rivelata quella giusta.
La new entry dell’undicesima edizione del talent targato Sky ha raccontato cosa è accaduto in un’intervista rilasciata al magazine Sette: «Il mio agente mi aveva iscritta ai provini. Venni contattata dalla redazione di X Factor ma non mi presentai. Partii per Leeds», ha spiegato.
In Inghilterra, però, è rimasta solo due mesi: «Dormivo in un bagno, buttata su un materassino. Per anni mi sono fatta le ossa sui palchi e mi sono sbucciata per bene le ginocchia», ha aggiunto.
Una gavetta che l’ha portata a essere ciò che è oggi.
Il successo è arrivato nel 2013, proprio quando stava per mollare: il primo disco, “Manuale distruzione”, se lo è pagato “facendo caffè e servendo cappuccini al bar”: «Duemilacinquecento euro. E ho dovuto urlare “che vita di m***a” nella canzone Alfonso, perché il pubblico si girasse e si accorgesse di me. Ho pure rischiato di essere solo un tormentone estivo. Ma alla fine ho resistito».
A chi le punta il dito contro, perché ritiene che la scelta di essere uno dei giudici di X Factor sia una contraddizione rispetto alla sua carriera da cantautrice, ha replicato: «Mi hanno già detto che è stata una scelta contraddittoria. Rispondo: sto dando alle storie che racconto una possibilità in più di arrivare a tutti».
La musica è entrata molto presto nella vita di Levante, che già in quarta elementare, in uno dei suoi temini, esprimeva il desiderio di partecipare a Sanremo, con Pippo Baudo.
La prima esibizione l’ha fatta a quattordici anni, mentre a diciannove ha firmato il primo contratto capestro: «Dato che non quagliavo, mi hanno pure affiancato una band di sole ragazze, le Effemeridi. Un’esperienza brevissima e divertente, di quelle che ti fanno capire che cosa non vuoi più essere», ha raccontato.
Ne è passato di tempo, da allora, e il suo percorso è stato tutto in salita: quando l’istinto le ha suggerito di non andare ai provini di X Factor, aveva visto lungo…
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