Che dire, dopo il primo ascolto di “Oh Vita” di Lorenzo Cherubini abbiamo pensato: “Wow, ecco Lorenzo che torna alla grandissima, con una hit che sa già di tormentone”.lorenzo jovanotti oh vita lorenzo jovanotti oh vita
Eh si perché il pezzo si presta molto ad essere ascoltato e riascoltato, in linea con quel sound tipico del Jovanotti anni ’90. Lui che fu il primo ad avvicinare il pubblico al rap con quel “Tempo comunque vadano le cose lui passa” al rap americano, fino a quel momento sconosciuto, legandolo indissolubilmente alla sua capacità creativa.
LORENZO :
“Ho pensato subito che “Oh, vita!” sarebbe stato il primo singolo di questo album. Non ho mai dato a nessuna delle altre canzoni la possibilità di essere il brano che anticipasse l’album e quando ci siamo trovati in studio con Rick Rubin abbiamo condiviso lo stesso pensiero: “Oh, vita!” sarebbe stato il brano di apertura dell’album, anche perché è il punto di incontro perfetto mio con questo grande produttore che è stato così importante nella mia vita prima ancora di potere pensare un giorno di farci un disco intero”.
Il pezzo offre diverse punti di vista.
Il primo sembra riprendere il periodo romano, quello dei suoi primi 20 anni, di Gimme Five e Deejay Television, quando abitava nella capitale ma si sentiva nato ad Hollis, nel Queens (“ma sotto falso nome”), nei cui blocks è nata Walk This Way.
Il secondo è un percorso di lettura di ciò che Lorenzo ama, da Valentino Rossi, a Gabriel Garcia Marquez, agli stessi Run DMC e LL Cool J, al campione di Dalla inserito come un cameo e a mille altri rimandi che scopriremo ascoltando il pezzo più volte.
Il ritornello è la celebrazione di una vita, la sua, piena, felice artisticamente, ricca a tal punto da permettersi una celebrazione delle emozioni.
Infine Lorenzo si riappropria della sua fetta artistica nell’albero genealogico del genere hip hop italiano mettendo (finalmente) le cose a posto.
Celebra tutti e se stesso, “ormai sono uno standard, un grande classico”) e fa anche riferimento ad artisti dei nostri giorni come Primo, colonna dell’hip hop italiano scomparso qualche anno fa.
La presenza di Rick Rubin è palese nella pulizia dei suoni, nell’enfasi data agli estremi, ed è la vera chiusura del cerchio del momento di Lorenzo.La canzone è essenziale ma perfetta: poche cose, posizionate nel posto e momento giusto.
Lorenzo che ha il permesso di citare tutti e vanta collaborazioni di altissimo livello artistico e creativo.
Ben Tornato hip hop e ben tornato Lorenzo Jovanotti!!
Continuate a seguirci su Musicaccia.