Delle canzoni da casa… Einaudi! Ludovico Einaudi album Coronavirus
Questo “12 songs from home” di Ludovico Einaudi esce in contemporanea ad un’operazione analoga di Mario Venuti “Casacasa Live sessions”: sono i primi dischi italiani registrati da casa durante il lockdown. Einaudi non è nuovo ad esibizioni in luoghi non canonici – va ricordata l’operazione che fece con Greenpeace nel 2016 al Polo Nord dove eseguì “Elegy for the Arctic” in una piattaforma al largo del ghiacciaio – e così anche lui durante la quarantena ha pubblicato alcuni video sulle sue pagine social che hanno avuto un ottimo riscontro di pubblico tale da convincerlo a suonare alcune sue celebri composizioni con il pianoforte verticale di casa e registrarle con il suo iPhone. Ludovico Einaudi album Coronavirus
La leggerezza delle nuvole
Da “Nuvole Bianche” a “Le onde” dalla già citata “Elegy for the Artic” ad “Ascent” estratto dal suo gigantesco progetto Seven Days Walking (sette album in sette mesi), ci sono qui le principali composizioni che hanno reso celebre il pianista torinese durante la sua trentennale carriera. Ludovico Einaudi album Coronavirus
Il suo stile pianistico è riconoscibile, con il suo tocco leggero e avvolgente dal tono spesso meditativo e ipnotico; qui però gli accostamenti cromatici sempre chiari e puliti sono in qualche modo “sporcati” da una registrazione low-fi che se da una parte racconta il periodo tragico della nostra storia che stiamo vivendo, dall’altra dissimulano certi paesaggi sonori meravigliosi come negli undici minuti di “Oltremare” che perde quindi il suo fascino paesaggistico.
Come è già successo, il rischio di un’eccessiva intellettualizzazione di Einaudi va a discapito della sua musica che il più delle volte è semplice e leggera e non ha certo bisogno di essere caricata di troppe sovrastrutture concettuali. Il disco conserva comunque un forte valore simbolico: lo stesso Einaudi afferma che “questo album rappresenta un ricordo di questi concerti a casa, il mio ricordo di questo periodo, di un’atmosfera strana e nuova che difficilmente dimenticheremo”.