Dopo la lite, originata da una t-shirt del canadese e dal suo comportamento, i due cantanti si sarebbero riavvicinati.Marylin Manson Justin Bieber lite Marylin Manson Justin Bieber lite
Finiti gli attriti tra Justin Bieber e Marilyn Manson, protagonisti recentemente di una bizzarra lite originata da una maglietta.
La t-shirt della discordia è quella raffigurante proprio il volto del Reverendo, indossata dal canadese durante il suo recente Purpose Tour.
L’indumento è poi diventato parte integrante del suo look, entrando anche a far parte del merchandising ufficiale del cantante (alla modica cifra di 200 dollari per altro).
Justin Bieber, dopo questa iniziativa, aveva però pensato bene di bullarsi con Manson.
Lo ha raccontato lo stesso cantante americano:“La prima volta che l’ho incontrato aveva ancora addosso la maglietta con la mia faccia. E mi ha detto: ‘Ti ho fatto tornare famoso’. Brutta mossa“.
L’affermazione del canadese ha fatto esplodere la rabbia del cantante metal: “È stato un vero pezzo di merda a dirmelo con quell’arroganza. Faceva tanto il compagnone, tipo ‘Hey fratello’, e mi toccava mentre mi parlava. Io ero tipo: ‘Vola basso. Mi arrivi al cazzo. Ok? Quindi stai buono‘”.
Ora, però, i due si sarebbero riavvicinati, riappacificandosi.
Lo ha dichiarato Manson in una recente intervista a Howard Stern, rivelando di aver ricevuto un messaggio da Bieber, preoccupato dalle dichiarazioni rilasciate dal Reverendo: “Amico, sono Bieber. Perché quell’articolo? – avrebbe domandato il canadese – Pensavo che il nostro incontro fosse stato piacevole.
Se però qualcosa non ti è andata giù per via della t-shirt mi spiace molto. Mi spiace se ti sono sembrato uno stronzo o se sono stato semplicemente uno stronzo. Se lo sono stato, ti assicuro che non era mia intenzione“.
Davanti a quel messaggio, Manson si è reso conto di aver esagerato e ha chiuso la polemica, mettendoci una pietra sopra. “Adesso siamo a posto. La gente ha trasformato questa cosa della maglietta in un finto scontro. Ribaltiamo la situazione, fanculo la stampa: facciamo qualcosa insieme. Sarebbe la cosa migliore. E non scusarti, non sei stato uno stronzo“.