Su come si sia diffuso il Coronavirus ci sono diverse teorie. E le conosciamo tutte.
C’è chi accusa i pipistrelli. Chi i pangolini. Chi i pesci. Chi il 5G. Insomma, chi più ne ha, più ne metta.
Le ricerche vanno avanti, non solo per quanto riguarda la cura, ma anche per ciò che concerne le cause.
Intanto il mondo intero dibatte sulla questione. E si esprimono anche uomini di spettacolo. Come Paul McCartney.
Razzismo sì, razzismo no? mccartney scandalo coronavirus
Intervenendo alla trasmissione radiofonica di Howard Stern, il baronetto si è scagliato contro i wet market cinesi.
Sul banco degli imputati, per l’ex Beatles, vi è soprattutto l’abitudine di vendere pipistrelli come fossero roba da mangiare.
“Spero che il governo cinese imponga nuove norme in questo senso – dichiara McCartney. mccartney scandalo coronavirus
“Ammettiamolo, fa un po’ Medioevo mangiare i pipistrelli. Devono cambiare i comportamenti di certi cinesi. Se non lo fanno adesso, non vedo cosa possa farglielo fare“.
E a chi gli ha ricordato che è una pratica antica, il cantante, da sempre vegetariano, ha risposto: “Anche la schiavitù è durata tanti secoli, ma alla fine arriva il tempo di cambiare“.
Nel frattempo, in Cina…
Per le regioni meridionali, si sa, è un’usanza ben consolidata. Non solo. Nella cucina cantonese, la carne di pipistrello è considerata un piatto esotico.
A Taiwan, in alcuni negozi, è poi possibile trovare i volatili in questione… “fritti“.
E, nella cucina del Sichuan, va di moda zuppa di zanzare non digerite estratta proprio dagli escrementi di pipistrello.
Intanto, rimbombano molto forti le parole di McCartney, che faranno a lungo discutere. La sua è una critica contro la popolazione asiatica a priori, o si tratta di una condanna relativa esclusivamente a certe pratiche alimentari?
Il dubbio regnerà sovrano fino a quando il baronetto non chiarirà la sua posizione.
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