Miley Cyrus ha conquistato il mondo con la sua Flowers. Sulla scorta dell’enorme successo del brano, la cantante ha rilasciato Endless Summer Vacation, ottava fatica discografica dell’artista. Il titolo suggerisce una “infinita vacanza estiva”. L’atmosfera è infatti quella della luce calda di agosto, che avvolge la cantante di Wrecking Ball in una serie di avventure, ricordi e sentimenti. Non solo: l’album, come vedremo, è molto più che un racconto estivo, ma un ampio ventaglio di emozioni legate alle vicende personali di Miley, narrate con umanità e maturità. Miley cyrus recensione
Si apre il sipario con Flowers Miley cyrus recensione
Il disco si apre con quello che possiamo considerare sinora il più grande successo di Miley Cyrus. Dall’alto delle sue sei settimane in vetta alla Billboard Hot 100 (che potrebbero ancora diventare sette, otto, nove…), Flowers ha regalato alla ex star di Disney Channel una grande soddisfazione. Il pubblico ne ha sicuramente apprezzato il ritmo funk e il sound disco, ma il vero punto di forza del brano è il messaggio che lancia: “Posso comprarmi i fiori da sola […], posso amarmi meglio di come potresti tu”. Con questi versi, un richiamo esplicito a When I Was Your Man di Bruno Mars, la cantautrice sembra superare definitivamente la fine del matrimonio con l’attore Liam Hemsworth. Ma lo fa con la classe di chi ha capito che il segreto per la serenità è l’amor proprio. Ecco perché tante persone con il cuore spezzato hanno eletto Flowers a inno perfetto per la loro condizione. Situazione diversa in Italia, dove il pubblico ha evidentemente preferito la tossicità di Shakira: Bzrp Music Sessions Vol. 53, che ha raggiunto la prima posizione della hit parade italiana (mentre Flowers si è fermata al terzo posto).
Comincia l’infinita vacanza estiva
Con la seconda traccia, Jaded, l’ascoltatore allaccia le cinture e si prepara a seguire Miley nella sua “infinita vacanza estiva”. Abbiamo un ritorno al Pop anni 2000, quel contesto in cui, circa due decenni fa, sbocciò l’attrice di Hannah Montana. I sintetizzatori danno un piccolo twist di contemporaneità, richiamando alla ‘80s Renaissance che impazza ormai da qualche anno nel Pop americano e mondiale. Riguardo al testo, continua il richiamo alla fine della relazione con Hemsworth, con un certo rimpianto per ciò che ancora sarebbe potuto accadere: “Non è un peccato che sia finita così? Hai detto addio per sempre, ma non hai disfatto le valigie”.
La traccia successiva, Rose Colored Lenses, è una galleria di immagini piacevoli, immerse nella calura e nel dolce far niente dell’estate. Il ritmo lento e regolare contribuisce a evocare un pomeriggio di ozio, in cui godere delle piccole cose, ma il suono onirico e psichedelico delle chitarre dà l’impressione che queste immagini siano solo un ricordo.
A seguire, è la volta di Thousand Miles, in cui Miley esplora la nostalgia per la dolce metà che è andata via: “Ma quando sorride non mi importa del passato”, canta l’artista. E a proposito del passato, un’armonica ci riconnette con le radici country di Miley Cyrus, figlia del cantautore Billy Ray Cyrus, che proprio con il country ha fatto una fortuna negli anni ‘90.
Un viaggio nella sensualità
You ci catapulta in una dimensione più sensuale e folle, già a partire dall’intro, che dà le stesse vibes della soundtrack di 50 Sfumature di Grigio. L’accompagnamento pianistico ridimensiona il brano a un tono malinconico e blues. Infatti, la vita folle desiderata da Miley viene rielaborata al vaglio di un sentimento forte e totalizzante: “Voglio […] divertirmi e fare sesso selvaggio sotto la luna, ma solo se ci sei tu”.
Analoga la traccia successiva, Handstand, in cui l’eros è poeticizzato in un’atmosfera da sogno: la voce recitante di Miley ricorda una sequela di immagini poetiche. Dopo il ritornello, ci si ritrova in un trip allucinogeno in cui i sintetizzatori si fondono con la voce estatica della cantante. Un tripudio di musica elettronica abbagliante e seducente, in cui l’erotismo si fa mistico.
Segue River, rilasciata come singolo lo scorso 13 marzo: un Pop anni ‘80 ipnotico e sognante, anch’esso focalizzato sulla poesia del contatto fisico. Il pre-chorus ricorda l’iconico ritornello di You Spin Me Round (Like a Record), intramontabile successo del gruppo musicale britannico Dead or Alive, del 1985.
Un viaggio nella rabbia e nell’ esagitazione
Con Muddy Feet ci allontaniamo dalla libidine Synth Pop delle ultime tracce, per lasciare spazio alla rabbia. L’aggressività del rock si sposa con il testo: “Con chi diavolo credi di avere a che fare?”. A un certo punto compare l’inconfondibile voce di Sia, che senza dire una parola veglia sulla collega con i suoi vocals. Certamente sarebbe stato più interessante un vero e proprio duetto tra l’americana e l’australiana. Ma pare che questo effetto “vedo/non vedo” sia una tendenza del Pop di oggi. Basti pensare alla collaborazione tra Taylor Swift e Lana Del Rey in Snow On The Beach, dall’album Midnights, rilasciato lo scorso ottobre: nel brano, la cantante di Summertime Sadness fa una breve apparizione, quasi una visione angelica.
Nella decima traccia di Endless Summer Vacation, Miley si definisce una “wildcard”, che si può tradurre come “carta jolly”, ma anche come “mina vagante”. Questo carattere esagitato dell’artista si esprime nel turbolento ritmo di marcia del brano, che si intitola, appunto, Wildcard. Miley cyrus recensione
Un viaggio nella solitudine e nel pianto
In Island, Miley si ritrova su una spiaggia esotica, una collana di fiori al collo e una noce di cocco tra le mani. Via tutti i pensieri negativi: all’artista non resta che lasciarsi trasportare dalle onde hawaiane e dal beat un po’ reggae, un po’ soundtrack di un episodio di SpongeBob. E poi si chiede come ci si senta davvero quando si resta da soli: isolati dal mondo o connessi con il Paradiso?
A chiudere l’album la struggente Wonder Woman. Accompagnata solo da un pianoforte, Miley tratteggia il ritratto di una donna tenace e attiva, impegnata a nascondere il proprio dolore agli occhi degli altri e persino di sé stessa. Ma la musica ha il potere di farle gonfiare gli occhi di lacrime, lontana da tutti. Una canzone davvero forte nella sua semplicità, una preghiera in cui possono riconoscersi non solo le donne, ma tutte quelle persone che, nell’era dei social network, si rappresentano in maniera positiva anche quando tutto ciò che vorrebbero fare è piangere.
In conclusione Miley cyrus recensione
Come accennato all’inizio, Endless Summer Vacation è capace di raccontare un ampio spettro di emozioni. L’artista si mette a nudo con sincerità. Certamente c’è delusione, c’è amarezza, c’è rabbia; ma ci sono anche i ricordi felici, la nostalgia e il piacere sensuale. Così Miley Cyrus ci ricorda quanto siano complessi i nostri sentimenti, quanti punti di vista possiamo adottare nell’elaborare il dolore. E, soprattutto, quanto la musica sia davvero capace di medicare e lenire le ferite spirituali. Il tutto sullo sfondo dell’estate che sta per arrivare.