Una canzone contro il razzismoMorello razzismo singolo Reynolds
Tom Morello e il frontman degli Imagine Dragons Dan Reynolds, insieme al produttore Bloody Beetroots e l’attivista Shea Diamond si sono uniti per la creazione del nuovo singolo “Stand Up”, una riflessione sulla differenza tra le persone unite contro il razzismo in questo momento. Il brano è stato scritto a più mani: Morello, Reynolds, Diamond, The Bloody Beetroots, Justin Tranter e Eren Cannata. Tutti e quattro gli artisti coinvolti doneranno il ricavato del brano alle seguenti associazioni: NAACP, Know Your Rights Camp, Southern Poverty Law Center, e Marsha P. Johnson Institute, di cui Morello ha detto “Stanno facendo un grande lavoro per combattere il razzismo, l’ingiustizia e la brutalità della polizia”. KIDinaKORNER/Interscope il ricavato del brano sarà devoluto in beneficenza per almeno 3 anni.Morello razzismo singolo Reynolds
Tom Morello ha raccontato di come è nato il progetto:
“Sono cresciuto nella minuscola città bianca e conservatrice di Libertyville, nell’Illinois. Quando ero un bambino, qualcuno appese un cappio nel garage della mia famiglia, ci furono occasionali telefonate con la parola N, etc etc. Il 6 giugno di quest’anno, in questa città c’è stato un raduno di Black Lives Matter che ha coinvolto quasi 1.000 persone. Sembra che i tempi stiano cambiando. Quella notte ho avuto una ispirazione, ho contattato Dan degli Imagine Dragons. Io e The Bloody Beetroots avevamo una traccia e nel giro di 24 ore Dan ci ha rispedito una parte vocale completa. Abbiamo messo in pista Shea Diamond, una donna transgender nera con una lunga storia di attivismo, e la coalizione era fatta.”
Queste, invece, le parole di Dan Reynolds:
“Quando Tom mi ha contattato per lavorare insieme a Shea Diamond e The Bloody Beetroots su questa canzone, sono immediatamente andato nella mia stanza e ho scritto/cantato il coro e la strofa. Questo paese ha certamente bisogno di essere sistemato e credo che ci vorranno persone di ogni parte e colore per risolvere il problema.”
Bob Rifo aka Bloody Beetroots dichiara:
“Ero nel mio terzo mese di quarantena e stavo aspettando l’occasione giusta per riconnettermi al mondo quando Tom mi ha chiamato per lavorare su “Stand Up”. È durante i periodi di tumulto e sconvolgimento che noi musicisti abbiamo la responsabilità di accelerare il cambiamento con un messaggio forte e rumoroso per un presente e un futuro migliori. Oggi possiamo cambiare questo pianeta. Questo è il nostro tempo. Questo è il nostro turno.”
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