lunedì, Dicembre 23, 2024

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Ennio Morricone dice addio al cinema. Dal 18 al 23 in concerto a Roma

Il maestro e i grandi concertiMorricone addio cinema

Il maestro Ennio Morricone si è esibito in concerto alle Terme di Caracalla a Roma. Quest’ultimo è stato il primo dei sette concerti della rassegna musicale del maestro. I prossimi appuntamenti avranno luogo il 18, il 19, 21, il 22 e il 23 giugno. Gli spettacoli non finiscono qui, infatti Morricone si esibirà per altre date, più precisamente due live: il 28 giugno a Palazzo Te a Mantova e il 29 giugno a Lucca, nell’ambito del Lucca Summer Festival. Morricone addio cinema

Morricone addio cinema

L’addio al cinema

Ennio Morricone conta 60 anni di carriera nell’ambito concertistico e di composizione. Il maestro, due volte premio Oscar, al termine della cerimonia al Colosseo romano riceve, ancora una volta, considerati i suoi 60 anni di carriera pluripremiati, il premio ‘Presidio culturale italiano’, organizzato da Cultura Italiae. A consegnargli il riconoscimento è stato il ministro dei Beni culturali, Alberto Bonisoli. Nella suggestiva cornice del Colosseo, Morricone racconta del suo lavoro, con dettagli più o meno noti. E poi annuncia:Morricone addio cinema

“Il mio prossimo record quale sarà? Quello di non fare più musica per il cinema, salvo per Giuseppe Tornatore. Ma voglio fare musica che non sia per il cinema: ho già scritto una messa e un concerto per due pianoforti e archi. Insomma, voglio continuare a fare quello che ho sempre fatto, la musica assoluta, io la chiamo così”.

La passione e le idee

Durante un’intervista Ennio Morricone parla di sé e della sua carriera, tra battute di buon umore e di grande vitalità:

“Non deve essere un lavoro duro altrimenti è una sofferenza, ma deve essere una gioia esprimere le proprie idee e imporre la musica al regista. Se le idee non corrispondono, si deve trovare un compromesso con il regista ma deve essere a vantaggio mio”.

Morricone addio cinema

Il maestro spiega il segreto della sua creatività:

“Non lo so, io mi metto a lavorare, parlo con il regista perché si deve trovare un accordo, cosa che non sempre è facile. Il regista in genere non è d’accordo con me. l’ispirazione non esiste o meglio esiste solo per l’1%. Il resto è traspirazione, è sudore, fatica”.

Ma il rapporto con il cinema?

“il film aiuta molto. C’è una regola che ho stabilito: se c’è una buona musica e il film è brutto, va male perché la musica comunque non fa miracoli. Mentre se c’è un bel film e la musica è mediocre, il film va bene. L’ideale è quando un bel film ha una bella musica. Io cerco di educare il regista a stare attento al suono”.

Ennio Morricone parla del figlio e discute sulla problematica del ruolo del compositore di oggi:

“Ora i tempi sono cambiati, non c’è lavoro e spesso per le colonne sonore si chiamano i dilettanti che magari usano anche i sintetizzatori. Mio figlio è bravissimo ma non lavora quanto ho lavorato io perché non c’è lavoro. Oggi è difficile che un compositore faccia una musica originale, tranne quando si tratta di un regista importante che non accetta questo dal produttore”

 

 

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