È stato pubblicato il decreto che consentirà ai giovani nati nel 1999 di accedere al bonus cultura per il 2017.
La grande novità, per la quale FIMI ha svolto un’intensa attività di sensibilizzazione istituzionale, è quella dell’inclusione della musica registrata tra i prodotti e i contenuti per i quali i diciottenni potranno utilizzare il bonus.fimi bonus cultura musica
“L’inclusione della musica non riconosce solo il valore culturale che questo comparto, come libri e cinema, offre e rappresenta per i giovani, ma sottolinea quanto gli stessi possono essere avvicinati tramite l’innovazione digitale, come lo streaming” – ha dichiarato il CEO di FIMI, Enzo Mazza – “La musica è stata introdotta dal Parlamento nella scorsa manovra di bilancio e speriamo che il bonus possa essere rinnovato anche per il 2018.
Ci auguriamo inoltre che tutti i player di settore, dai negozi di dischi alle piattaforme per lo streaming musicale, aderiscano a questa importante iniziativa promossa per i giovani dalla Presidenza del Consiglio e dal Ministero per i Beni e le attività Culturali.” fimi bonus cultura musica fimi bonus cultura musica fimi bonus cultura musica
18 app è un’iniziativa a cura del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, e della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dedicata a promuovere la cultura.
Il programma, destinato a chi compie 18 anni nel 2017, permette di ottenere 500 euro da spendere in cinema, musica, concerti, eventi culturali, libri, musei, monumenti e parchi, teatro e danza. Tutti i dettagli su www.18app.italia.it
IFPI ha rilasciato oggi Connecting with music, il report basato su una ricerca condotta da IPSOS Connect riguardo il consumo di musica registrata in 13 tra i principali mercati musicali nel mondo. I punti-chiave del report globale sono:
· I fan di tutto il mondo sono sempre più legati allo streaming audio: a livello globale, il 45% degli utenti ascolta la musica tramite un servizio audio autorizzato (un incremento del 37% rispetto al 2016).
Il 90% degli ascoltatori in streaming sente la musica utilizzando uno smartphone.
· I giovani fan rimangono fortemente legati alla musica, nonostante l’abbondanza dei media concorrenti: la fascia 13-15 anni è molto legata alla musica, l’85% utilizza i servizi in streaming.
· Il Value Gap: i servizi di upload video, come YouTube, rappresentano le piattaforme di streaming on-demand più utilizzate dagli ascoltatori, tuttavia non rendono un valore equo alla comunità musicale.
L’85% dei visitatori di YouTube, ogni mese, usa il sito per la musica e il 76% lo utilizza per ascoltare musica che già conosce.
Tra i dati sul mercato italiano risulta interessante notare che:
· Il 98% degli utenti attivi online dichiara di ascoltare musica tramite modalità in licenza, l’85% usa servizi di video streaming musicali mentre il 46% degli utenti intervistati utilizza un servizio di streaming audio.
· Tra i metodi di ascolto che incontrano maggiore riscontro, inoltre, emerge la radio (95%), anche se il 42% degli intervistati dichiara di acquistare musica sia in formato fisico che digitale.
· Molto alto il dato sui giovani tra 16 e i 24 anni che utilizzano lo smartphone per l’ascolto di musica (91%). Anche i giovanissimi (13 – 15 anni) risultano fortemente legati al mondo musicale ed il 77% degli intervistati dichiara di fruire di musica tramite servizio di audio e video streaming.
Il report sui dati internazionale può essere scaricato tramite questo link. L’estratto dati sull’Italia qui.