Alex la musica ce l’ha nel sangue sin da piccola e come può essere altrimenti crescendo in una famiglia dove la musica, con un padre cantante, non manca mai!
La sua carriera musicale inizia da piccolissima, quando a 6 anni sua sorella la scrisse ad un concorso musicale. Da quel momento la passione per la musica non l’ha mai lasciata ed è crescita sempre più.Alex Di agli angeli
I primi successi arrivano, però, quando Alex si unisce alla band veneziana The Switch-Off. Una collaborazione che è durata dal 2011 al 2016, anno in cui il gruppo si sciolse e ciascuno prese la sua strada.
Per Alex arriva il momento di debuttare da solista e nel 2017 esce il suo primo album The Good & The Bad Side. Dopo l’album un momento di pausa e adesso il ritorno con un nuovo singolo Dì Agli Angeli.Alex Di agli angeli
Noi di Musicaccia abbiamo fatto due chiacchiere con Alex per conoscerla meglio, capire il suo genere musicale e ripercorrere le tappe più importanti della sua carriera musicale, fino all’uscita del nuovo singolo.
Ciao Alex, parlaci un po’ di te
Ciao Sophie e ciao a tutti i lettori di Musicaccia!
Beh, innanzitutto posso iniziare facendovi un piccolo riassunto, che poi andrò a raccontarvi meglio, della mia vita, fino ad ora.
Sono una ragazza, nata in Italia, nella città di Venezia, da padre italo-americano, con la passione per il canto e per la musica.
Com’è nata la passione per la musica?
Ho avuto un trasporto innato, una vocazione, fin dall’infanzia per la musica. Indubbiamente questo è stato anche grazie alla mia famiglia. Mio padre, che è stato cantante anche lui negli States, (quindi possiamo parlare di geni tramandati, ehehe) ha condiviso con me la sua passione per il soul e il jazz. Infatti, in casa non passava un giorno che non ci fossero allo stereo artisti come: Frank Sinatra, Dean Martin, Tony Bennett. Ma anche grazie a mio fratello e mia sorella maggiore, dove sul loro stereo non mancavano mai musiche più alternative e rock di artisti come: Guns’n’roses, The Cranberries, No Doubt, Green Day. E proprio grazie a mia sorella maggiore, che mi aveva iscritta ad un concorso musicale, all’età di 6 anni avevo già fatto la mia prima esperienza on stage. La cosa – così inaspettata soprattutto a quella tenera età – credo mi avesse colpito e attratto fin da subito, come un colpo di fulmine!
A che genere appartiene la tua musica e a quali cantanti ti sei ispirata maggiormente?Alex Di agli angeli
Come vi ho detto, in casa non mancavano mai poli opposti di musica e di generi. Quindi posso affermare che mi appartengono tutti e a seconda dell’umore attingo da un genere piuttosto che da un altro! Dipende solo dal momento di vita che sto vivendo. Durante l’adolescenza mi ritrovavo molto in cantanti come P!nk (che amo tutt’ora), Amy Lee (Evanescence), Gwen Stefani (No Doubt), Billie Joe Armstrong (Green Day). Crescendo ho conosciuto, ascoltato ed amato, anche il rock’n’roll, il blues e il soul di artisti come: Elvis Presley, Chuck Berry, James Brown, Tina Turner, Johnny Cash, Janis Joplin, Jim Morrison, Billie Holiday, Etta James, Ray Charles. Così come in quei fantastici gruppi nati dalla Motown: The Ronettes, Four Tops, The Vandellas, The Marvelettes…e taaaantissimi altri!! Ah, e ultima ma non meno importane, anzi, ho attinto molto dallo spirito che riassumeva tutti questi artisti: Amy Winehouse.Alex Di agli angeli
Hai fatto parte della rock band The Switch-Off dal 2011 al 2016 con la quale hai pubblicato due lavori in studio: la demo Daimon e l’EP Eden. Che ricordi hai di questa esperienza?
Con i The Switch-Off ho imparato cosa vuol dire essere una band prima di essere in una band! Abbiamo sempre cercato di ascoltarci, prima come persone e poi come musicisti. Insieme abbiamo fatto tantissime canzoni insieme, anche se non tutte poi sono finite nei nostri lavori, ma quando ci esibivamo live, c’erano sempre. Abbiamo imparato insieme cosa vuol dire la perseveranza. Ci è capitato di cambiare chitarrista in più occasioni. E siamo stati e lo siamo ancora molto amici! Il tempo passato con loro, in sala prove, in studio, ai live, lo manterrò e lo porterò sempre con me!
Nel 2016 il gruppo si scioglie, cosa vi ha spinto a dirvi addio?
Scelte di vita. Si sa, ad un certo punto la vita ti porta a percorrere altre strade. In quel preciso periodo passato insieme, ci siamo detti e dati tutto quello che potevamo, umanamente e musicalmente.
E non ci siamo mai detti addio, non abbiamo messo un punto ma semplicemente puntini di sospensione…un arrivederci. Chissà, a volte, per caso o per destino, poi ci si ritrova e si ha qualcos’altro da dirsi. Solo il tempo potrà dirlo.
Da quel momento inizia la tua carriera da solista, hai avuto un cambiamento del tuo stile musicale?
Si. Dal rock che facevo con i The Switch-Off, ho scelto di ripresentarmi al pubblico e fare un rewind temporale riportando, con arrangiamenti moderni, brani, quindi cover, degli anni ’50-’60. Sarà stato anche grazie a mio padre, ma ho sempre adorato quegli anni!
Il 2017 è per te un anno di svolta: esce il tuo primo album da solista “The Good & The Bad Side”. Che tipo di lavoro c’è stato dietro alla realizzazione dell’album e che genere di brani sono presenti?
C’è stato molto lavoro e preparazione! Mi sono proiettata ed immersa musicalmente e stilisticamente, negli sfavillanti anni ’50-’60 e della Motown. Ho fatto una lunga lista di brani, assieme al manager e batterista Pietro Zanetti e Nikk Reds in produzione. Li abbiamo provati, scelti ed infine li abbiamo riadattati e a maggio 2017, finalmente abbiamo iniziato le registrazioni in studio – presso il Sonic Box a Mogliano Veneto (TV).
I brani scelti per “The Good & The Bad Side” sono:
Tainted Love (Ed Cob-1964)
Personal Jesus (Martin Lee Gore 1989)
Nowhere to Run (Holland-Dozier 1965)Alex Di agli angeli
These Boots Are Made For Walkin’ (Lee Hazlewood 1966), (su YouTube trovate il video ufficiale, diretto dal fotografo e videomaker Tobia Berti)
Proud Mary (John Fogerty-Creedence Clearwater 1969)
Be My Baby ( Phil Spector, Jeff Barry, e Ellie Greenwich – The Ronettes 1963)
Hit The Road Jack (Ray Charles, Percy Mayfield – 1961)
I Feel Good (James Brown – 1965)
Fool To Love You, il mio inedito, in lingua inglese (potete ascoltarlo su YouTube).
Tra i vari eventi a cui hai preso parte c’è quello di BacktoBlack10 in onore di Amy Winehouse, cos’hai provato a cantare una cover della famosa cantante R&B?
È stato entusiasmante e commovente. Amy Winehouse ha fatto molto per la musica. A mio parere, probabilmente, senza rendersene conto. Aveva dato di nuovo un’anima (per certi versi retrò) alla musica moderna.
Dopo l’uscita dell’album ti sei presa un anno di pausa, cosa ti ha spinto ad abbandonare lo scenario musicale per un po’?
In realtà, in quel periodo, ho continuato comunque a scrivere brani, a registrare e anche ad esibirmi in qualche live in acustico, nel territorio veneziano. Solamente che tra altri impegni e una nuova relazione amorosa, ho fatto tutto con molta più calma e mi sono presa del tempo per me!
Adesso sei tornata in scena con il singolo “Dì Agli Angeli”, cosa ti ha spinto a tornare a fare musica?
La scorsa estate stavo scrivendo nuovi brani ma l’ispirazione, la musica, le parole non arrivavano come volevo. Solo in autunno, dopo un intuizione, ho contattato John “One Mind Music”, chitarrista, produttore newyorkese, nonché membro della “The Recording Academy” (candidato anche come produttore/tecnico nei 60° e 61° Grammy Awards) per una collaborazione. È stato fin da subito molto gentile e disponibile. Non ci siamo mai conosciuti personalmente se non via e-mail, ma l’ho sempre trovato molto professionale. Mi ha aiutato con la composizione del nuovo brano “Dì agli Angeli” e devo dire che sono più che entusiasta del risultato! Non vedo l’ora che possiate ascoltarlo!
In questo nuovo ritorno, è cambiato qualcosa nel tuo modo di fare musica?
Si, come dicevo, la professionalità di John e l’intesa che c’è stata tra di noi, mi ha molto aiutata e mi ha dato la possibilità di sperimentare nuove sonorità e anche genere. In più, per paradosso, ho sempre scritto brani inediti in inglese e proprio questa volta, che il mixaggio e mastering è stato fatto a New York, l’ho scritto in italiano. Ironia della sorte! Ahahah
Quando esce il brano e dove è possibile ascoltarlo?
Il singolo uscirà giovedì 27 agosto sia qui in Italia che negli States. In Italia verrà distribuito dall’etichetta CrashSound Distribuition e dall’ufficio stampa di U.G. Umberto Gallesi. In America verrà distribuito da John “One Mind Music”. Ad ogni modo sarà disponibile in tutti gli stores online, come ad esempio Spotify e i link potrete trovarli, da quel giorno, anche sulla mia pagina Facebook e tutti i miei social. Di seguito vi lascio tutti i miei canali social su cui potrete trovarmi.Alex Di agli angeli
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Rimanete sintonizzati per l’uscita del nuovo singolo, intanto vi lasciamo il video teaser in anteprima qui. Continuate a seguirci su Musicaccia.