In occasione dell’uscita di Porcellana, Noemi racconta la sua esperienza e il suo sentirsi fragile come la porcellana … noemi attacchi panico
Noemi – Porcellana noemi attacchi panico
Dalla cantante ormai ci aspettiamo solo grandi cose e anche in questo caso le nostre aspettative sono state confermate. noemi attacchi panico
Noemi torna pubblicando il video del suo nuovo singolo, Porcellana e non poteva essere più esaltante.
Con questo nuovo singolo si ha la svolta un po’ pop di tutto il nuovo album, ma non per questo risultare stantìo.
La stessa Noemi spiega a Radio Italia il titolo del brano: noemi attacchi panico
“Il titolo rimanda all’immagine della testa fragile come la porcellana che esprime benissimo come ci si possa sentire in quei momenti dove le emozioni prendono il sopravvento, facendoti sentire nuda e fragile”.
“Porcellana” non è stato scritto dalla cantante ma da Emiliano Cecere e Diego Calvetti, ed è il quarto estratto dall’album “La Luna” dopo “Autunno”, “I miei rimedi” e “Non smettere mai di cercarmi”, brano presentato a Sanremo.
Emblematica di tutto il concept sono i due versi
Quando vorrei andare in guerra e so che perdo
Perché mi tremano le gambe sopra il mondo
che riassumono l’esperienza degli attacchi di panico di cui anche la cantante ha sofferto. noemi attacchi panico
Il sound è molto scarno e ben ritmato come se i battiti del cuore durante l’attacco riempissero già abbastanza l’aria di tensione a cui si somma la voce unica di Noemi.
Il video accompagna bene e scandisce ancora di più questa claustrofobia, con buio, luci soffuse e inquadrature piene.
Nota negativa: il toppino, il giubbotto metallico, il look in generale sembra quello di Baby K in un video Trap, piutttosto che originale Noemi. Quasi come se fosse ad uso e consumo del pubblico più pop che quasi snatura l’essenza di Noemi stessa.
Le anteprime live del tour sono in programma il 29 maggio al Teatro degli Arcimboldi di Milano e il 30 maggio all’Auditorium Parco della Musica di Roma.
Il testo
Scende la notte
Quando mi guardo nello specchio e sono stanco
E il sangue mi ribolle addosso quando piango
O scorro foto solo per passare il tempo e sono stanco
Scende la notte
Quando vorrei andare in guerra e so che perdo
Perché mi tremano le gambe sopra il mondo
Mi vesto bene ad ogni modo e mi difendo ma sono stanco
noemi attacchi panico
Ma il cuore mio lo so
È solo una puttana
E la mia testa fragile come la porcellana
Che non scende mai per strada
E vive dei suoi sogni
Che sono buchi neri e ci sprofondi
Ma il cuore mio lo so
È come un aquilone
Che vola sopra il cielo e si abbandona ad un tifone
Che puoi solo fermare
Con la forza di un padre
Ma rimani bambino
E continui a tremare
Scende la notte
Quando regalo a sconosciuti il mio passato
E metto il naso rosso e faccio lo spassoso
Di colpo cado nell’ovatta accartocciato e resto muto
Ma il cuore mio lo so
È solo una puttana
E la mia testa fragile come la porcellana
Che non scende mai per strada
E vive dei suoi sogni
Che sono buchi neri e ci sprofondi