Sangiovanni con Aitana – medley Farfalle e Mariposas VOTO 4 pagelle serata cover Sanremo
In questa serata cover si è criticata molto la scelta di molti cantanti di “autocoverizzarsi” e siamo pienamente d’accordo. Anni fa, vigeva la regola del NON portare proprie canzoni (dovevano anche essere solo canzoni sanremesi e quindi non internazionali). Col tempo, i vari direttori artistici hanno cambiato impostazione fino ad arrivare a quella che vediamo oggi. L’escamotage di portare una parte in spagnolo con una cantante spagnola non regge e il risultato è: non volevi uscire dalla tua zona di confort. In generale, Sangio quest’anno sembra buttato sul palco dell’Ariston in maniera totalmente casuale.
Annalisa con La Rappresentante di Lista e il coro Artemia – Sweet dreams VOTO 9
L’energia, la potenza vocale, la voglia di gridare “guardate cosa so fare!”. Annalisa stupisce tutti, o meglio, stupisce chi non è abituato a sentirla cantare con tutta la sua forza (ormai ahimè ci siamo adagiati sulle sue hit ballerecce). Ottima la crasi vocale con Veronia, non sono Annie Lennox eh, MA va bene così. Questa canzone ha avuto tante interpretazioni negli anni, quindi c’è spazio per tutti, basta farla in maniera originale. E il coro lo è.
Rose Villain con Gianna Nannini – medley VOTO 8 –
Rose sta facendo innamorare tutta Italia. In molti avevano sottovalutato la sua voce ma, mentre non si perde nulla finché canta da sola (peccato per il ritornello della canzone in gara), con la mitica Gianna qualcosa è venuto meno. Il risultato del duetto è stato comunque un momento iconico perché l’una ha molto dell’altra e due donne con questa grinta – su quel palco – non si vedono ogni anno.
Gazzelle con Fulminacci – Notte prima degli esami – VOTO 9 pagelle serata cover Sanremo
Alcune canzoni vanno sporcate. Questa è una di quelle perché è un inno ai tempi passati, va cantata a squarciagola da tutti, perché tutti abbiamo attraversato quel momento in cui l’abbiamo cantata. Gazzelle e Fulminacci hanno fatto questo, sono stati i compagni di classe intonati che hanno fatto partire il coro durante la riunione serale pre maturità. Niente da aggiungere, solo che serve più amore per Flavietto in questo Sanremo.
The Kolors con Umberto Tozzi – medley VOTO 5
Ciao mi chiamo Gloria e per la milionesima volta ho sentito la canzone Gloria di Umberto Tozzi, però stavolta con una grande innovazione: l’incipit con gli accordi di Italodisco. Com’è quella storia del multiverso di cui non sappiamo ancora abbastanza?… Duetto catchy e kitsch allo stesso tempo che probabilmente dimenticheremo a breve.
Alfa con Roberto Vecchioni – Sogna ragazzo sogna VOTO 10
Uno dei momenti più emozionanti della serata cover e per fortuna è finita in top 5 nella classifica (almeno una giustizia è stata compiuta). Un’immagine bellissima quella del Maestro Vecchioni che, dopo aver detto “sogna ragazzo sogna”, alla fine si mette di lato e lascia spazio d’espressione al ragazzo che – con delicatezza e rispetto – ha aggiunto delle barre allo storico e meraviglioso brano. pagelle serata cover Sanremo
Bnkr44 con Pino D’Angiò – Ma quale idea VOTO 9
Pino D’Angiò è stato uno dei ritorni più belli che abbiamo visto ieri (GIGIDAG A PARTE). Il suo carisma resiste anche senza voce, la sua simpatia ha reso questo duetto uno dei più divertenti della serata. I Bnkr44 hanno scelto la canzone scanzonata perfetta per loro, e spero che, un po’ tutti, abbiano capito quali sono le radici di quello che vediamo oggi a Sanremo. pagelle serata cover Sanremo
Irama con Riccardo Cocciante – Quando finisce un amore VOTO 9
Altro caso di generazioni a confronto, boomer vs millennial, ieri e oggi ma anche oggi e domani. Qui abbiamo sentito la sovrapposizione di due voci graffiate, dannate e distrutte: l’unico modo per cantare questa canzone. Cocciante alla fine ci ha ricordato cosa significa lanciare un messaggio attraverso la musica (hai capito Eros Ramazzotti?).
Fiorella Mannoia con Francesco Gabbani – Che sia benedetta e Occidentali’s karma – VOTO 6 –
L’antologia sanremese ci fa pensare sempre che chi arriva secondo debba necessariamente riservare rancore nei confronti del primo, specie se a non vincere è una big come la Mannoia. Beh, sei sei Ultimo è così ma quello è un caso a parte. Duetto divertente ma c’è sempre quel problema dell’autocoverizzarsi, anche in questo caso hanno provato a contestualizzarlo ma non è uscito nulla di memorabile. pagelle serata cover Sanremo
Santi Francesi con Skin – Hallelujah VOTO 10
I Santi Francesi per farsi notare tra la folla della gara di quest’anno dovevano fare qualcosa di epico e l’hanno fatto. Loro sono così, riescono a non rovinare pietre miliari della musica internazionale. Skin ha messo la ciliegina sulla torta anche se in alcuni secondi la sua voce ha totalmente coperto quella di Alessandro.
Ricchi e Poveri con Paola e Chiara – Sarà perché ti amo e Mamma Maria VOTO 6
Avete presente il programma russo di Capodanno “Ciao” andato in onda qualche anno fa? Bene, questo è stato il duetto che potrebbe ispirare una nuova edizione (ma attenzione, se la gioca con l’ingresso di Lorella Cuccarini). Ma pazienza, quando i Ricchi e Poveri fanno quello che sanno fare meglio, cioè i Ricchi e Poveri, è sempre una festa.
Ghali con Ratchopper – medley di canzoni italiane tra cui anche Italiano vero di Toto Cutugno VOTO 9
Lo so, lo so che è ho detto che l’autocoverizzarsi non va bene ma in questo caso era contestualizzata bene perché la sua Cara Italia ha trovato completamento in Italiano Vero, praticamente il polo positivo e negativo che si attraggono per sprigionare energia. Top 5 meritata.
Clara con Ivana Spagna e il Coro di voci bianche del Teatro Regio di Torino – Il cerchio della vita VOTO 8
Possiamo definire anche “Il cerchio della vita” un inno? Sì, possiamo perché Simba è nel cuore di tutti. Clara era proprio lui e Ivana Mufasa “guarda Clara, oggi tutto questo è tuo”. Finalmente Clara ha uscito anche un po’ di capacità interpretativa.
Loredana Berté con Venerus – Ragazzo mio di Luigi Tenco con l’intervento di Ivano Fossati VOTO 7
Questa poesia di Tenco non è nelle corde di Loredana ma è andata bene lo stesso. L’ha inglobata facendola sua ma mi chiedo il perché di non aver fatto cantare quella splendida voce di Venerus sacrificato alla chitarra, bravissimo chitarrista per carità ma avrebbe sicuramente contribuito in maniera positiva.
Geolier con Gué e Gigi D’Alessio – medley Strade VOTO 8 –
Ci sarebbero molte cose da dire a riguardo. Ma poniamoci delle domande: Meritavano di vincere? No. Hanno fatto schifo? No. Geolier avrebbe potuto fare qualcosa di più epico? Sì. Geolier, oltre ad essere bravo, sa fare marketing (lui e la sua crew) quindi si è portato non solo nomi influenti della musica made in Napoli ma anche Guè, ergo, quasi tutti i ragazzi urban di periferia stavano lì e questo ha inciso in maniera significativa sul televoto. Quasi sicuramente già da stanotte sentiremo la solita solfa su quanto sia ingiusto il televoto e blah blah blah. Un’ingiustizia parziale, che chiamerei semplicemente “trionfo del rap”, ovvero il genere più ascoltato nel mondo da almeno due decenni. Anche se in ritardo, è finalmente arrivato all’Ariston e lo sta per conquistare.
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