Classe 1992, Andrea Giordano ( in arte Random) è la giovane promessa della scena rap italiana, ex studente del noto liceo scientifico “E. Boggio Lera”di Catania. Laureato in Scienze delle Attività motorie e sportive, vive con grande passione la sua avventura nel mondo della musica tra rime, testi appassionanti e interessanti collaborazioni. Scopriamolo insieme con la nostra intervista.
Quando nasce la tua passione per la musica rap? E quali sono gli artisti che ti ispirano?
Mi sono avvicinato al rap da semplice ascoltatore e amante del genere, durante il periodo liceale. Tutto grazie ad alcuni amici che prima di me già erano amanti di questa roba. Ricordo tra i primissimi che mi hanno stregato: ” Coccinella”, “Amor de mi vida” e ” Solo lei ha quel che voglio” dei Sottotono, “Delle Volte” dei One Mic e ” Applausi per Fibra” di Fabri Fibra. Diciamo che non mi ispiro agli artisti “main” dal punto di vista puramente musicale, ma certamente mi piace prendere esempio riguardo l’approccio che hanno sulla musica artisti come Ensi, Emis Killa, Fibra e tanti altri. Per approccio intendo proprio l’atteggiamento e il modo di vivere di questa roba.
Come nasce il progetto “Free Beat Inside”?
Il progetto “Free Beat Inside” è stata la mia primissima parentesi musicale. Assieme al mio socio Drillo e all’amico Alfa ( beatboxer) abbiamo provato a fare qualcosa che includesse il rapping e il beatbox. Poi negli anni di comune accordo con Drillo abbiamo deciso di continuare questo viaggio insieme, ma chiudendo con il nome Free Beat Inside e ripartire dai nostri nomi di sempre, Drillo & Random.
Per quanto riguarda i testi delle tue canzoni, cosa o chi ti ispira particolarmente?
Diciamo che i miei testi nascono da dentro. Sicuramente la mia sfera personale ed emotiva influisce tantissimo sulla scelta delle tematiche e dei contenuti. Cerco di prendere spunto da qualsiasi cosa vedo e sento nella quotidianità, dalla musica che ascolto, dai posti e persone che frequento, dai film che guardo. Insomma, tutto può essere fonte di riflessione e di ispirazione per la scrittura.
Ti sei anche dedicato a varie collaborazioni: che cosa hai imparato da questi confronti?
Ho avuto la fortuna di poter collaborare con tanti rapper e beatmaker della mia città. Uno degli aspetti più stimolanti del fare musica è proprio questo. Ogni artista che ho incrociato nel mio percorso è diverso da me e proprio questa diversità ha sicuramente arricchito il mio bagaglio musicale e personale. Johnny Iceberg, Amp, CocoBeatz, Funkyman, Lenzo, Mr.Ga, L’ Elfo, Nello Prod… ad ognuno di loro devo sicuramente qualcosa.
Che rapporto hai con i tuoi fan?
Non mi piace il termine fan. Tutti coloro che ascoltano la mia musica, che la apprezzano, che la fanno girare per me sono dei sostenitori. Chiaramente sono il mio punto di forza e se dopo sette anni non mi sono mai stancato di fare tutto ciò, gran parte del merito va di certo a loro
Quanto è importante l’ esperienza live nel tuo percorso artistico? Quali sensazioni provi?
Mi reputo fortunato da questo punto di vista. Ho vissuto le varie esperienze dei live nei piccoli locali del centro di Catania, che sono molto importanti per una crescita dal punto di vista caratteriale. E poi ho avuto l’onore di poter aprire live di artisti importanti come Vacca, Nitro, Guè Pequeno, Jake La Furia e Johnny Marsiglia. Ecco, questi ultimi live sicuramente mi hanno lasciato addosso delle emozioni che difficilmente scorderò, su tutti l’apertura del live di Guè al Marabu’.
Cos’ è per te la musica?
Sai, potrei darti mille risposte a riguardo. Mi sento di dirti che è la mia passione più grande. Uno strumento attraverso il quale riesco ad esprimere qualcosa che vada oltre l’Andrea di tutti i giorni. Per chiudere posso dirti che è quel mezzo che mi fa vedere e andare oltre la realtà di tutti i giorni.
Ami sperimentare o preferisci stabilirti sul rap?
Non ho mai amato i pre – concetti e per una questione caratteriale non riesco a collocarmi dentro uno standard ben definito. Mi piace tanto sperimentare, scrivere su basi musicali diverse tra loro, mantenendo comunque l’ impostazione della mia scrittura rigorosamente rap. Ho scritto su beat classici, su beat trap e l’anno scorso, per esempio, ho fatto un singolo dalle sonorità pop, “Una vita diversa”. Quindi in sostanza posso dire che sperimentare mi piace e anche parecchio.
Con quale artista ti piacerebbe duettare e perché?
L’ artista con cui mi piace collaborare più di tutti in assoluto non può che essere il mio socio di una vita Drillo. Non lo cambierei con nessuno. Se dovessi farti un nome diverso, un sogno potrebbe essere quello di collaborare con Ensi.
Al giorno d’oggi i talent show sono il mezzo più facile per farsi conoscere nel mondo della musica. Cosa ne pensi a riguardo? Hai mai pensato di partecipare a un talent?
Non seguo i talent, anche se a volte mi capita di vedere qualche passaggio di X Factor. Non dico che i talent non siano positivi per la musica o per gli artisti ma onestamente riguardo il genere rap non credo che sia la strada giusta. Io personalmente non ho mai avuto il desiderio di un tipo di esperienza come questa. Piuttosto credo nella sana e lunga gavetta. La gavetta, il tempo e la pazienza possono dare la vera formazione ad un artista e renderlo forte e completo.
Attualmente stai lavorando a nuovi pezzi. Puoi anticiparci qualcosa?
Ti anticipo che il prossimo singolo in uscita sarà assieme a Drillo e L’ Elfo. Abbiamo appena concluso le riprese del videoclip e non appena completeranno il montaggio saremo pronti a ributtarci nella mischia. Per quanto riguarda me, ho già parecchi singoli pronto che vedranno la luce nei mesi a seguire.
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