lunedì, Novembre 18, 2024

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Sigur Ròs: Con un ronzio nelle orecchie suoniamo all’infinito.

Gli inizi: dalla formazione a Von SIGUR RÒS recensione 

Sigur Ròs musica sigur ros prog rock In questi anni diventa sempre più difficile distinguere i generi musicali e, tra le sperimentazioni più affascinanti, l’affermarsi di un mercato discografico “violento”, i Sigur Ròs rappresentano l’imprevedibile virtù dell’eccezione. Una band capace di trasformare il suono in un racconto di “intenzioni intense”. I Sigur Ròs nascono nel 1994 . Il gruppo Reykjavík inizialmente è formato dal terzetto Birgisson (in arte “jonsì”) , chitarrista, il bassista Georg Hólm  e il batterista Ágúst Ævar Gunnarsson. Grazie al singolo “Fljúgðu” vengono notati dalla famosa cantautrice e produttrice discografica Bjork, pubblicando nel 1997 il primo album Von (“speranza”) che, caratterizzato da un ancora acerbo stile musicale, affermerà il marchio di fabbrica del gruppo islandese nella scena ambient, post rock e progressive. Il successo di Von  non è tra i migliori, ma il nome della band islandese comincia a circolare tra le riviste musicali inglesi. SIGUR RÒS recensione

Variazioni: la sperimentazione di  Agaetis Byrjun

Il successo arriva con Agaetis Byrjun  che sancisce la line-up definitiva della band con l’ingresso del nuovo batterista Orri Pall Dyrason e al polistrumentista Kjartan Sveinsson. L’album esce nel 1999 in Islanda. L’anno successivo arriverà nel resto dell’Europa. Agaetis Byrjun rimane l’opera più articolata del gruppo: tra sonorità cupe, orchestrali, Rock progressivo dinamico, il tutto condito dalla particolare voce di Birgisson. L’album è la rampa di lancio per numerose collaborazioni al di fuori dell’ambito musicale. Nel 2002 viene pubblicato il terzo lavoro del gruppo “( )” che lascerà spazio ad un gusto minimal sia nella musicalità dei brani, ma altrettanto nella sua cifra estetica. SIGUR RÒS recensione

Sigur Ròs

Tra ambient e industrial rock

La particolarità di “( )” è proprio nei testi, che in realtà non esistono, dato l’esclusivo utilizzo del vonlenska, lingua artificiale inventata dal gruppo stesso. A Settembre del 2005 esce il quarto album della band, Takk (“Grazie”). L’ Album che non macchia la delicatezza musicale dei Sigur Ròs ed è reso accessibile grazie ai toni più rock. Nel 2007-2008 vede l’uscita di  Hvarf-Heim e Med sud i eyrum vid spilum endalaust. Il primo descrive riadattamenti di tracce precedenti e alcune novità  in acustico.  Il secondo è composto  da  nuove sonorità pop,  riprendendo, nella parte centrale, dell’album il gusto classico della band. Nel 2012 i Sigur Ròs pubblicano Valtari, un album in salsa ambient tra armonie sognanti e atmosfere uniche. Infine nel 2013 esce Kveikur, rappresentando uno stile musicale diverso e molto più vicino all’industrial, non tradendo i più cari ascoltatori ed affacciandosi ad una visione ancora più moderna della musica sperimentale.

SIGUR RÒS recensione

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