Lui si chiama Vincent Damon Furnier, ma il mondo intero lo conosce come Alice Cooper. Uno degli artisti più discussi della storia della musica si racconta, e rivela una inedita e sconvolgente vita privata. Vita segreta Alice Cooper
Shock Rock
Uno degli artisti più discussi di sempre, che ha fatto – anni prima di King Diamond, Marilyn Manson, Rammstein, Lordi, Slipknot e tanti altri – della provocazione un vessillo artistico.
Concerti da sempre al limite dello spettacolo horror. Vampiri, ghigliottine, enormi serpenti. Elementi scenici dai toni oscuri, sacrileghi; la presenza di magia, illusionismo, ed un gusto smisurato per lo splatter. Testi ricolmi di messaggi ambigui, anticonvenzionali e inaccettabili per la morale pubblica. Da sempre ostracizzato dalle numerose associazioni di genitori che – soprattutto negli States e soprattutto negli anni d’oro della sua carriera – si sono sempre battute contro questi tipi di manifestazioni artistiche considerate “devianti” da certi ambienti conservatori. Tanto che per il suo modo di approcciarsi al rock è stato coniato il termine “shock rock”, etichetta che ben si addice al tipo di provocazione a cui l’artista mira nell’indossare i panni del personaggio costruito minuziosamente negli anni. Sì, personaggio. Vita segreta Alice Cooper
La vita “segreta” di Alice Cooper
Perché solo e soltanto di personaggio si tratta. In piena promozione del suo ventisettesimo (alla faccia) album in studio, dal titolo Paranormal, di recente uscita, Alice Cooper ha iniziato a rilasciare una serie di interviste. In esse (come ad esempio quella concessa alla rivista francese Paris Match, o quella al Corriere della Sera) non ha esitato a parlare della propria vita privata, rivelando dettagli che nessuno si sarebbe mai potuto aspettare. Vita segreta Alice Cooper
La conversione
Pare infatti che dietro il demone Alice Cooper – artista maledetto e maschera horror per eccellenza – si nasconda non solo un uomo assolutamente normale, ma addirittura – sentite qui! – un buon Cristiano, attento ai precetti della Chiesa, conducente una vita retta nel rispetto di essi.
Negli anni ’70 l’artista era precipitato nel tunnel di alcol e droga – veri demoni del mondo dello showbiz – e proprio la fede lo avrebbe aiutato a ripulirsi, oltre che l’aver visto morire, uno dopo l’altro, tutti i suoi “fratelli e sorelle” di bevute: gente del calibro di Janis Joplin, Jimi Hendrix, Keith Moon, John Lennon, Jim Morrison.
All’apice di questa sua dipendenza era arrivato al punto di vomitare sangue la mattina, esperienza che lo avrebbe spinto a intraprendere un percorso di riabilitazione e ad avvicinarsi ai precetti della Chiesa.
Nelle interviste dichiara di aver costruito il personaggio su quello che lui stesso avrebbe voluto da una rockstar. E avendo sempre preferito i personaggi malvagi nelle storie di fantasia… perché non creare un personaggio malvagio nel mondo del rock?
Ma quello rimane, appunto, un personaggio che l’artista impersona solo per le 2 ore dello show.
Poi si torna alla vita normale, riscoperta – come dicevamo – in una nuova prospettiva addirittura religiosa.
Nell’intervista alla rivista francese si premura anche di persuadere i lettori a non giocare con fenomeni spiritici e paranormali, che hanno “sempre a che fare con i demoni” – a detta di Cooper. E soprattutto a non invocare – come fanno certe band del mondo del rock, che paradossalmente proprio dal suo tipo di show prendono ispirazione – Satana.
Chi lo avrebbe mai detto? Vita segreta Alice Cooper